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Seduta del consiglio provinciale di Pescara. 67 dipendenti precari dell’ente ottengono un prolungamento del contratto per un anno e mezzo

da Andrea Russo

Si è conclusa senza indicazioni di carattere definitivo, la riunione del consiglio della Provincia di Pescara di ieri. Tra le 9 proposte messe all’ordine del giorno, ha catalizzato l’attenzione il problema riguardante la richiesta di stabilizzazione di 67 lavoratori precari che dipendono da questo ente.

 

Presente in sala c’era una buona rappresentanza dei lavoratori stessi, oltre che il dirigente della Cgil Paolo Castellucci, che si è fatto carico della loro questione.

 

Il consigliere del Pdl Piernicola Teodoro ha lanciato un invito all’intera assemblea a superare gli steccati ideologici, per cercare di salvare il futuro lavorativo di molte persone che già hanno avuto modo di sviluppare le esperienze e le competenze necessarie per il ruolo che ricoprono.

 

La seduta si è conclusa con un nulla di fatto, e con il rinvio delle decisioni in merito alla riunione successiva.

E’ emerso però, nel corso del dibattito, un elemento certo, forse non definitivo, ma importante: il presidente De Dominicis ha infatti dichiarato che per il momento il contratto dei dipendenti in questione sarà prolungato per altri 18 mesi.

 

Ha inoltre affermato che la volontà politica nel voler stabilizzare i precari c’è tutta da parte della maggioranza, ma il problema è reperire i soldi necessari.

 

Il consigliere di maggioranza Nino D’Annunzio (pd), si è dimostrato fiducioso in tal senso: “Io sono sicuro che se ci diamo da fare, riducendo i costi non indispensabili, riusciremo a salvare questi posti di lavoro, proprio come fa un padre di famiglia in momenti di ristrettezze: si rinuncia a tante cose pur di garantire la sussistenza ai figli”.

 

D’Annunzio si è spinto oltre: “Se sarà necessario, proporrò ai miei colleghi di ridurre i propri compensi per questa nobile causa”.

Andrea Russo

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