L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara replica alle accuse del PD sullo stato di abbandono della struttura e sul futuro della stessa
PESCARA – Non si è fatta attendere la replica dell’assessore alla Cultura Elena Seller alla conferenza stampa di ieri del Pd in merito al futuro del Circolo Aternino, che sarebbe una scatola vuota, priva di certificazioni.Per la prossima settimana è stata convocata una riunione per attivare una collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo e con l’Università per insediarvi una realtà culturale di pregio, che non contempla la pur apprezzabile collezione di studi di dialettologia della Fondazione ‘Giammarco’. Per la Seller i mesi trascorsi sono stati necessari per chiudere quei conti e per ottenere quelle certificazioni di agibilità che, come nel caso del teatro Michetti, la passata amministrazione non si è minimamente preoccupata di produrre, pur avendo inaugurato ufficialmente il manufatto pochi giorni prima delle elezioni amministrative del 2009.
Ha commentato l’assessore:
è evidente che il Pd farebbe bene a fare un po’ di sana autocritica per una gestione del nostro patrimonio culturale, inteso anche in termini strutturali, assolutamente deludente nei sei anni trascorsi al governo della città : hanno trascorso il proprio tempo a declamare le doti del Teatro Michetti e ci hanno lasciato una ‘scatola’ vuota priva di agibilità; hanno elevato lodi al Circolo Aternino e ci hanno ugualmente lasciato un contenitore inutilizzabile al quale ora daremo un’anima.
Lo dimostrano le date: la passata amministrazione ha inaugurato la struttura pochi giorni prima delle elezioni, ma in realtà ha inaugurato un cantiere visto che i lavori sono stati ultimati il primo giugno 2009, ma i certificati di regolare esecuzione dei lavori sono stati depositati solo il 4 settembre 2009 e la riconsegna ufficiale del cantiere è avvenuta addirittura il 5 febbraio 2010, con l’accatastamento giunto a fine anno. Oggi stiamo ancora risolvendo il problema delle agibilità dei locali, ma nel frattempo è già stata convocata per la prossima settimana una riunione con il Museo delle Genti d’Abruzzo e con l’Università per attivare una collaborazione e individuare la finalità culturale di pregio da attribuire alla struttura, finalità che non contemplerà il Centro studi dei dialetti.
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