Semplificazione, Multifunzionalità e Innovazione: ecco l’agricoltura del futuro

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Atri, giovani agricoltori si confrontano su PSR e nuovi bandi

ATRI (TE) – L’importanza di un piano di sviluppo rurale in linea con le esigenze delle imprese, la necessità della semplificazione contro la burocrazia e la volontà di essere protagonisti di un settore dinamico e al passo con i tempi. Sono alcuni dei temi più importanti emersi in occasione dell’incontro di Coldiretti Giovani Impresa che si è svolto ad Atri, nella sede di Coldiretti in via Pietro Baiocchi 23, alla presenza del delegato regionale Pier Carmine Tilli e del segretario Alessandra Fiore, del delegato provinciale Mario D’Amario e del segretario provinciale Alberto Italiani, oltre alla partecipazione del direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Alberto Bertinelli e del direttore provinciale Massimiliano Volpone e del segretario di zona Vincenzo Di Pasquale per rimarcare la grande attenzione dell’organizzazione nei confronti delle nuove generazioni, soprattutto in vista dei nuovi bandi del Piano di sviluppo rurale, su cui sono concentrate le attese di chi fa o vuole insediarsi in agricoltura. Tanti i giovani presenti, tra cui moltissimi aspiranti agricoltori in linea con un trend nazionale che registra sempre più appeal. Anche tra chi non è figlio dei campi.

“Basti pensare – ha evidenziato il delegato Tilli – che i giovani lavoratori agricoli indipendenti fanno registrare quest’anno un aumento record del 35 per cento rispetto al 2014 e che nelle campagne si registra il tasso di crescita più elevato dell’occupazione giovanile tra i diversi settori produttivi. Non è un caso che in Italia, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, il 57 per cento dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale o fare l’impiegato in banca. Siamo di fronte ad una nuova generazione di agricoltori, allevatori e pescatori che fanno molto più che produrre cibo in quanto proteggono i semi, le piante, l’acqua e i suoli e ogni giorno portano avanti in Italia non solo la crescita economica, ma anche la difesa della tradizione e della salute e in generale l’alta della qualità della vita”.

Una nuova generazione di “imprenditori” con le idee ben chiare e una grande voglia di fare. Come hanno dimostrato le tantissime domande dei giovani presenti, su temi come il nuovo piano di sviluppo rurale e la necessità di una maggiore semplificazione amministrativa. “In vista del nuovo piano di sviluppo rurale ribadiamo la necessità di bandi che siano calzanti con le reali esigenze del territorio e delle imprese, anche nel caso di chi vuole iniziare ad operare in agricoltura – aggiunge Tilli – innovazione, multifunzionalità e semplificazione sono poi le parole d’ordine delle imprese del futuro. Oggi più che mai, oltre alla necessaria semplificazione della burocrazia, che rappresenta uno dei grandi ostacoli di chi vuole fare impresa seriamente, è necessaria la volontà e la voglia di innovazione che i giovani hanno naturalmente nel proprio di Dna”. Sulla stessa linea anche Mario D’Amario, il delegato provinciale, che ha invece ribadito come molti giovani insediati in agricoltura “abbiano saputo valorizzare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, soddisfazione personale ma anche una migliore qualità della vita”.

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