“Sono pronto a rimettermi in gioco in vista della Grande Pescara, un’opportunità che la città deve cogliere”
PESCARA – Questa mattina presso il Parco Villa De Riseis, a Pescara si è svolto il Congresso del Partito Democratico, nel quale è stato eletto Segretario provinciale Nicola Maiale, candidato unitario. All’evento hanno partecipato tra gli altri il segretario regionale Michele Fina, i senatori Luciano D’Alfonso e Andrea Ferrazzi (responsabile nazionale rigenerazione urbana del partito e vicepresidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle Ecomafie).
Ad aprire i lavori il nuovo Segretario Provinciale del Pd Maiale, che ha spiegato il perché di “ Costruire Comunità”: “Per il Congresso abbiamo scelto il titolo ‘Costruire comunità’, a evidenziare un lavoro che non si è mai interrotto nonostante i mesi di lockdown. In questi mesi non abbiamo smesso di dialogare con i segretari dei circoli per affrontare i mille problemi che esplodevano sul territorio, abbiamo tenuto un filo costante di dialogo con il mondo del lavoro e della produzione. Credo nel dialogo come strumento della promozione di una nuova condizione umana, e sono convinto che debba essere alla base del percorso che sabato si apre formalmente, ma a cui abbiamo già dato respiro in questi difficili mesi”.
Subito dopo la parola è stata presa dal Senatore del PD, Andrea Ferrazza, ma gli occhi dei presenti erano tutti puntati sul Senatore del PD, Luciano D’Alfonso, che durante il suo intervento ha praticamente dichiarato in pubblico la sua disponibilità per ritornare alla guida della Grande Pescara, in qualità di primo cittadino.
“Con la pandemia – ha dichiarato D’Alfonso – abbiamo completamente messo in discussione abitudini di vita individuale e collettiva”, durante il suo discorso inevitabile un riferimento a Luciano Russi.
“10 anni fa – ha detto il senatore del PD – ragionando con uno che ha voluto molto bene all’Abruzzo che ha formato generazioni di studenti di Scienze Politiche amico anche di Cacciari ordinario di dottrine politiche rettore dell’università di Teramo Luciano Russi ci ha insegnato che a volte la politica è l’unica che sa facilitare la doppia evoluzione che assomiglia alla rivoluzione che poi porta con sé un ritrovamento di se noi ci dobbiamo ritrovare la città, dobbiamo ritrovare la nazione per continuare a costruire l’Europa. Dobbiamo costruire rapporti internazionali – dice D’Alfonso – perché la prospettiva si fa internazionale trovate immaginare una via d’uscita dal virus dalla pandemia dai nuovi virus che arriveranno”.
Durante il suo discorso D’Alfonso, pone la sua attenzione sul referendum della Grande Pescara: “É nato prima il referendum e poi l’idea dell’assetto della nuova città e poi la proposta di legge e poi il progetto di fusione di solito il referendum valida non attiva il procedimento abbiamo fatto una cosa alla rovescia io so anche le ragioni”.
“100.000 autoconvocati ci hanno detto – prosegue D’Alfonso – l’attuale forma urbana di Pescara non basta più per cui dobbiamo cercare di riassumere sono coinvolti in questo progetto Spoltore Montesilvano e noi dobbiamo essere capaci di specializzare questi territori assegnando funzioni da protagoniste sapendo che nella notte dei tempi a partire dal Medioevo le città si facevano riconoscere per l’eccellenza di alcune funzioni. Mettiamoci insieme per far emergere i cento problemi di Pescara e poi trasformiamo i 100 problemi in cento soluzioni coinvolgendo producendo innovatività facendo in modo che ci sia la cultura Green di cui parlava Ferrazzi”.
Avviandosi alla conclusione il senatore Luciano D’Alfonso, lancia un vero e proprio appello in vista delle prossime elezioni comunali che vedrà la nascita del comune della Grande Pescara: “Vorrei un metro di misura sulla città che mi piacerebbe governare il giudizio positivo dei bambini mettiamo in campo un’idea di città che venga apprezzata dal sorriso dei bambini”.