Nell’ambito di una operazione globale recuperati documenti di archivio risalenti al XVI e XVII secolo e manoscritti del XVIII secolo
MONTESILVANO (PE) – Nell’ambito di un’operazione globale ATHENA II, guidata dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane e dall’INTERPOL, che ha coinvolto 103 paesi e che si è concentrata sullo smantellamento delle reti internazionali di trafficanti d’arte e di antichità sono stati recuperati più di 19mila reperti archeologici e altre opere d’arte. Le reti criminali si occupavano di beni archeologici e opere d’arte trafugate dai paesi colpiti dalla guerra, nonché di opere rubate da musei e siti archeologici. I sequestri comprendono monete di diverse epoche, oggetti archeologici, ceramiche, armi storiche, dipinti e fossili. Sono stati sequestrati anche oggetti per la ricerca, come i metal detector.
Molte delle attività svolte durante l’operazione sono state decise e condotte congiuntamente tra le dogane e la polizia a livello nazionale, con il supporto e la partecipazione di esperti dei ministeri della Cultura e di altre istituzioni e forze dell’ordine. I Carabinieri per la Tutela del patrimonio Culturali, di concerto con i Carabinieri Territoriali, hanno effettuato controlli ad aree d’interesse archeologico e monumentale, verificato 130 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori; contestato 3 violazioni amministrative; denunciato persone sospette,
sequestrato beni culturali.
In Abruzzo sono stati poti sotto sequestro a Montesilvano 4 documenti archivistici risalenti al XIV e XVIII secolo, con classificazioni riconducibili a Comuni dell’Abruzzo e a Giuliano Teatino 3 manoscritti del secolo XVIII appartenenti ad un ente ecclesiastico.