Prima sconfitta per il Delfino che ha perso 4-2 contro il Perugia, di seguito l’analisi della partita giocata al Renato Curi.
PERUGIA – Basta poco per cambiare stato d’animo. Basta una sola settimana per passare dalle illusioni di fine estate ai disfattismi di Settembre. Basta non avere un equilibrio per poi pensare che questo campionato un equilibrio non ce l’ha. Ieri, in quel di Perugia, è arrivata la prima sconfitta in campionato per il Pescara che ha perso 4-2 contro gli uomini di Giunti, i quali, non potevano iniziare meglio questo campionato con sei punti e la palma di migliore attacco con nove reti.
MECCANISMI DIFENSIVI DA RIVEDERE
Una sconfitta che non deve creare disfattismi come non doveva illudere la vittoria debordante contro il Foggia di Stroppa: la giostra di Zeman, dalla notte dei tempi, ci ha abituato a questo tipo di percorso con impennate e frenate. Disperati no ma scontenti si perché, se si analizza nel complesso l’incontro, i quattro gol presi sono frutto di meccanismi difensivi pressoché nulli: già perché gli Umbri sono stati pericolosi nella stessa maniera in cui lo era stato il Foggia con la “sottile” differenza che Di Carmine, Han e compagni hanno capitalizzato sfruttando le amnesie difensive del Delfino nei primi tre gol.
COULIBALY ANCORA SOTTOTONO, SI SALVANO BRUGMAN E BENALI
Un Delfino un po’ modificato, rispetto alla vittoria di domenica, con Baez al posto di Del Sole (in tribuna per mancanza del transfer) e Zampano sulla fascia e una prestazione cosi cosi. Male, ancora una volta, Coulibaly che ricalca alla perfezione l’opaca prestazione della prima giornata e, infatti, Zeman, lo sostituisce con Valzania dopo un’ora di partita cosi come Proietti a cui gli fa posto Ganz. Abbastanza spento il reparto offensivo che, oltre le due reti, regala poco altro salvo qualche giocata di Benali e Brugman, forse i due migliori in campo per biancazzurri che ieri sono scesi in campo con la seconda divisa verde fluo. Zeman non preoccupato per l’attacco, visti i sette gol in 180′, ma per la difesa ovviamente.
LAVORARE SODO ASPETTANDO IL FROSINONE
Bisognerà lavorare molto in questa settimana e sperare nel rientro della coppia Bovo-Campagnaro che, sicuramente, può dare esperienza e compattezza al reparto dopo le lacune di ieri e anche di domenica scorsa, non ce ne vogliano Coda e Perrotta. Bisognerà lavorare perché venerdì si torna già in campo con il Frosinone che arriva all’Adriatico in forma: due vittorie nelle prime due giornate per gli uomini di Longo che hanno segnato quattro reti subendone solo una. La sconfitta di Perugia non deve demoralizzare come la vittoria della prima giornata non doveva illudere. La miglior risposta è sempre il campo.
Fonte foto: Digital Pescara Calcio