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Serraiocco e Sospiri intervengono sul Piano regolatore portuale

da Redazione

PESCARA – Il consigliere regionale e comunale del Pdl Lorenzo Sospiri e l’assessore alla Difesa della costa Vincenzo Serraiocco, intervenendo nel dibattito aperto sul Piano regolatore portuale, hanno detto  che c’è  massima disponibilità  all’inserimento di eventuali correttivi al Piano regolatore portuale.  Sono state ascoltate  con attenzione e assoluto interesse le obiezioni e le preoccupazioni espresse dagli armatori sul progetto inerente la realizzazione della nuova banchina per i pescherecci e  verrà aperta subito  una fase di confronto tra i tecnici che hanno redatto il Piano e gli esperti interpellati dagli operatori marittimi per capire se ci sono effettivamente errori nelle carte o meno. Di certo  Pescara ha un bisogno vitale di un nuovo porto per garantire un futuro alla marineria ed evitare la scomparsa di un’intera categoria economica che già oggi va assottigliandosi.Inoltre  soldi per quel nuovo porto ci sono, a partire dalla prima tranche di 20milioni di euro stanziati solo per la banchina pescherecci.

Ha sottolineato l’assessore Serraiocco:

la nostra prima premura  è oggi quella di accelerare al massimo le procedure di approvazione del Piano regolatore portuale per avviare concretamente la realizzazione della nuova darsena pescherecci e del molo commerciale, un impegno collettivo che deve vedere mobilitate tutte le Istituzioni a fronte della situazione di assoluta emergenza che tutti gli operatori marittimi stanno vivendo, unitamente alla città, e soprattutto considerando la fase di stallo in cui versa il dragaggio. Nel marzo 2011, subito dopo la mia nomina con l’assegnazione di una delega specifica, abbiamo convocato la prima Conferenza dei servizi con tecnici e consulenti che ci ha permesso di avviare simultaneamente le procedure della Via, di competenza del Ministero dell’Ambiente, e della Vas, di competenza della Regione Abruzzo. Lo scorso ottobre la Regione Abruzzo ha predisposto la versione definitiva del Rapporto preliminare ambientale, propedeutico alla Valutazione ambientale strategica e lo scorso inverno la Regione ha concluso anche la fase delle consultazioni con tutti i soggetti portatori di interesse, fase durante la quale era possibile presentare osservazioni, alcune delle quali sono arrivate direttamente dagli armatori i quali già in quella sede hanno espresso perplessità sull’ampliamento del porto stesso e sulla prospettata deviazione verso nord-est dell’imboccatura, intervento che addirittura, secondo gli stessi portuali, potrebbe aggravare o comunque ripetere gli odierni problemi di insabbiamento della struttura. In realtà  secondo i dati di cui oggi disponiamo, tale prospettiva sembrerebbe smentita: leggendo la relazione, infatti, emerge che l’allungamento della foce, la forma sinuosa e lo sbocco verso nord sono stati progettati proprio per evitarne l’insabbiamento, permettendo al fiume di depositare il limo a una profondità maggiore di quella attuale senza creare una sbarra alla foce. Nel dettaglio, la forma sinuosa serve a dissipare il moto ondoso che entra all’interno proprio per effetto delle dighe curve e a non ostacolare il deflusso fluviale e la presenza, prevista, di tre darsene separate serve a ottimizzare le attività del porto e a migliorare le condizioni di sicurezza. Infine la separazione dalla foce, ossia dal porto canale, è stata identificata come la soluzione migliore per evitarne l’insabbiamento. Ovviamente terremo in debita considerazioni tutte le perplessità espresse e nel frattempo è scattata anche la seconda fase, ossia sul Bura numero 24 del 2 maggio scorso è stato pubblicato l’avviso di deposito della Proposta di Piano Regolatore Portuale – Porto Canale di Pescara e la Proposta di Rapporto Ambientale e relativa Sintesi Non Tecnica – Vas. Tutta la documentazione è depositata per la libera consultazione presso il Servizio di Pianificazione Territoriale e Ambientale della Provincia di Pescara, in via Passolanciano. Il deposito avrà la durata di 60 giorni consecutivi che decorrono dal giorno successivo a quello di pubblicazione dell’avviso sul Bura. Le relative ed eventuali osservazioni o i contributi devono dunque pervenire al Protocollo generale della Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica, negli uffici di viale Bovio, entro e non oltre il prossimo primo luglio. Subito dopo la stessa Vas verrà adottata dall’Autorità Marittima che dovrà trasmettere Vas e Piano regolatore portuale al Ministero dei Lavori pubblici per l’approvazione definitiva, fondamentale per poter avviare concretamente le opere che, come priorità assoluta, vedono la costruzione della nuova darsena pescherecci.

Ha aggiunto Sospiri:

ma ovviamente la coalizione di Governo non è né cieca né sorda, ovvero sarà estremamente attenta alle preoccupazioni espresse ancora oggi dalla marineria che invece deve condividere le opere che andranno realizzate per dare a Pescara un porto nuovo: abbiamo ascoltato le paure espresse oggi, timori che rivolgeremo per intero ai tecnici che hanno redatto il Piano e che ora, con prove in vasca, o con qualunque altro strumento, dovranno fugare i dubbi espressi dalla marineria e dimostrare alla città che quel progetto è perfetto e che non rischia di determinare un ‘effetto-diga foranea 2’, un’opera scellerata che va imputata per intero alla cattiva politica del passato e di cui oggi noi tutti paghiamo pesantemente le conseguenze. Ma dagli errori del passato dobbiamo imparare, non certo perseverare: entro qualche giorno chiameremo attorno a un Tavolo i nostri tecnici e i tecnici interpellati dagli armatori per un confronto sereno, pacato, ma concreto, in cui, bando alla filosofia, vogliamo giungere a una conclusione circa la bontà del progetto o, in alternativa, capire quali sono gli eventuali correttivi che potremo approvare in fase di ratifica del Piano che deve ancora arrivare in aula, dunque c’è tutto il tempo per migliorare quell’intervento posto che lo dobbiamo fare. Noi garantiremo condivisione alla marineria, guardando insieme tutte le carte, dall’inizio alla fine, perché il nuovo porto dev’essere voluto dalla città, partendo dalla consapevolezza che i fondi ci sono e li ha trovati il centro-destra per dare un futuro a Pescara.

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