PESCARA – Il CG PD Moreno Di Pietrantonio e il VCG Enzo Del Vecchio intervengono sulla vicenda dei taxi all’aeroporto di Pescara e in un comunicato criticano sia il Decreto Prodi che avrebbe generato confusione in un ambiente già “caldo” sia l’amministrazione comunale che avrebbe sottovalutato i rischi per la sicurezza pubblica e non avrebbe tutelato i tassisti del capoluogo adriatico.Si legge nella nota:
Lo avevamo scritto proprio nei giorni seguenti la decretazione da parte del Presidente Chiodi che quell’atto, senza affrontare in alcun modo la mancanza di una adeguata regolamentazione del servizio di taxi all’aeroporto, avrebbe ingenerato ulteriore confusione che non poteva escludere l’acuirsi delle tensioni già in atto tra gli operatori di Pescara e Chieti.Per questo avevamo sollecitato verbalmente i rappresentanti del Comune di Pescara, anche attraverso gli stessi operatori, di interessare la Prefettura per i non esclusi gesti di nervosismo che si sarebbero potuti verificare nell’area aeroportuale.I tristi fatti di ieri confermano le nostre preoccupazioni ma evidenziano, soprattutto, la superficialità del Presidente Chiodi nell’assumere un decreto privo di contenuti e destinato, evidentemente, solo a tacitare, in misura molto salomonica che mal si adduce a chi ha responsabilità di governo, qualche amministratore locale per futili motivi campanilistici.Altrettanto improvvida è stata la sottovalutazione da parte del governo cittadino di Pescara nel non ritenere la questione meritevole di interessamento del tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica che pure da più parti si era ritenuto di doversi attivare.Sta di fatto che ieri il nostro Abruzzo ha dato alle persone che hanno transitato per l’Aeroporto regionale d’Abruzzo la peggiore immagine possibile e dove financo il normale servizio di taxi rappresenta una chimera per l’inettitudine e l’ignavia di amministratori pubblici incapaci di assumere una decisione per il timore di scontentare qualche quota di possibile bacino elettorale.Ci risulta che in Italia non sia operativo solo l’aeroporto d’Abruzzo e che in tutte le altre realtà aeroportuali il servizio di taxi viene assicurato solo dagli operatori che ricadono nel territorio comunale dello scalo.Ed allora, considerato che il decreto n. 58 del 02.08.2013 firmato dal Presidente Chiodi non garantisce nessuna norma regolamentare atta a disciplinare il servizio e che fissi in maniera uniforme tariffe e condizioni di trasporto, così come previsto dal D.Lgs 422/1997, è auspicabile che il Sindaco di Pescara chieda al Prefetto di garantire ai soli operatori cittadini il servizio di taxi presso l’aeroporto almeno fino a quando la Regione ed i Comuni interessati non pervengano ad una disciplina chiara e puntuale e che dia certezze e serenità a tutti gli operatori.A margine non possiamo tornare a sottolineare l’opportunità che l’amministrazione di Pescara si attivi per garantire le giuste tutele ad una categoria da sempre impegnata responsabilmente ad erogare un servizio qualitativamente elevato e non solo nel bacino aeroportuale ma anche con forme di collaborazioni di rilevo sociale per particolari e determinate aree del territorio cittadino.