ROSETO DEGLI ABRUZZI – Pioggia e vento hanno cercato di mettere il bastone tra le ruote prima e dopo l’evento, ma non sono riuscite a fermare la macchina di Roseto d’Autore. La terza edizione della rassegna dedicata a cantautori indipendenti provenienti da tutt’Italia ed ospitata dal lido Mediterraneo di Roseto (Lungomare Trento 2, nei pressi della rotonda nord), si è conclusa davanti ad una buona cornice di pubblico che ha voluto comunque sfidare il brusco ed improvviso calo delle temperature.
Appuntamento finale perciò da incorniciare, con oltre due ore di musica di alta qualità terminate dall’esibizione dello special guest Setak e della sua band.
La serata ha preso il via con la cantautrice ed insegnante atriana di casa a Roma Edy Paolini. Nonostante abbia dovuto combattere più di altri con le avversità atmosferiche, è riuscita ad ammaliare gli spettatori con eleganza e raffinatezza, messe ancor più in evidenza dalle note del suo pianoforte.
Anche Giuseppe Di Paolo ha saputo toccare le corde dell’anima, emozionando con una canzone dedicata alla donna che gli ha donato amore come nessun altro, sua nonna; il cantautore di Lanciano ha concluso la performance con un brano dedicato a Federico Aldrovandi, diciottenne ucciso nel 2015 a Ferrara da quattro agenti di Polizia.
Non passerà certamente inosservato il passaggio di Sara Romano nella storia di Roseto d’Autore 2020. Nonostante fosse reduce da un viaggio in treno trasformatosi in un’odissea di 22 ore, la cantante e chitarrista palermitana è riuscita a riscaldare fin da subito il pubblico con la sua voce, cantando prima la nostalgia e la mancanza di ciò che si è avuto o visto nel passato in “Saudagoria” e poi di una donna vittima di violenza domestica. Colpo di scena finale quando, per “La strega”, ha invitato il fonico a staccare il mixer ed è scesa tra il pubblico cantando con la sola voce, senza alcun supporto audio.
Non ha deluso le attese Setak, protagonista del main event della kermesse rosetana organizzata dall’associazione musicale Le Ombre e diretta dal musicista Morgan Fascioli.
Fin da subito è stato lampante il legame con la propria terra da parte di Nicola “Setak” Pomponi, che è riuscito sia a far sorridere con espressioni dialettali che ad emozionare con racconti della propria infanzia o della vita quotidiana.
L’artista di Penne ha riproposto alcuni pezzi già conosciuti non soltanto dagli addetti ai lavori, come “Alè Alessà” e “Pan e ‘ccicorje”, contenuti nell’album “Blusanza”, che l’anno scorso ha ottenuto il “Premio Loano” come miglior disco Under 35, oltre ad altri ambiti riconoscimenti.
L’evento si è poi concluso fra gli applausi del pubblico, i ringraziamenti degli artisti ed i saluti della presentatrice Francesca Martinelli, che ha messo la parola “fine” ad un’edizione di Roseto d’Autore di livello eccelso.
Una manifestazione cresciuta ulteriormente di livello sebbene si sia trovata nei mesi scorsi ad affrontare tantissime difficoltà dovute all’emergenza Covid-19 e che in questi giorni è stata sempre tenuta sul chi va là dalle condizioni meteo incerte; nonostante tutto, la missione dello staff organizzativo è stata pienamente compiuta.