Come scoprire la matematica nella realtà.
PESCARA – Si inaugura l’11 Gennaio 2010, all’ ITIS di Pescara una mostra scientifica dal titolo “Sfere, Bolle, Palle, Globi” che rientra nell’ambito di un progetto di comunicazione della matematica. L’obiettivo è quello di indurre a scoprire nei fenomeni della natura, nell’arte, nelle cose di tutti i giorni un po’ di quella disciplina considerata troppo spesso astratta, teorica e lontana dalla realtà. Quale docente di matematica non si è mai sentito dire da un alunno messo di fronte ad una legge, ad una formula matematica “ a cosa serve?”
Ben venga dunque un progetto che vuole avvicinare la matematica non solo agli studenti , ma anche ai visitatori della mostra. Direbbe in modo efficace ed incisivo la Prof. ssa Emma Castelnuovo :
la matematica dalla realtà, nella realtà e per la realtà.
La mostra suddetta è l’edizione italiana di quella francese, intitolata “Boules et Bulles”, che è stata ideata e realizzata dalla Association pour la Création de la Cité des Géométries di Maubeuge, in Francia. In Italia questo progetto è stato ripreso e realizzato dalla Fondazione “Marino Golinelli” di Bologna attraverso un percorso didattico di eccellenza, che ha permesso a due gruppi di studenti di due Scuole Secondarie di questa città, insieme ai loro insegnanti e a ricercatori, di partecipare ad attività laboratoriali in orario extrascolastico, durante le quali hanno tradotto i testi dei pannelli e dei materiali didattici originali.
Il tema principale della mostra è la sfera con le sue proprietà che fanno spaziare dalla natura, all’architettura, alla poesia ecc. Il prodotto di questo lavoro sono dei pannelli tematici, che hanno l’obiettivo di offrire stimoli e suscitare domande al visitatore, che può rendersi protagonista e “sporcarsi le mani” con le attività proposte dagli animatori. Questo invito a sporcarsi le mani viene anche dalla Prof. ssa Castelnuovo, che in una intervista del 4/01/2009 sostiene :
non si sanno più adoperare le mani ed……. è una cosa gravissima. Io ho sempre invitato a costruire anche male, non sapendo nemmeno io costruire bene. Ma adesso non si sa più costruire niente.