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Sfruttamento prostituzione e droga: due arresti in provincia di Teramo

da Redazione

carabinieri posto di bloccoALBA ADRIATICA (TE) – Nell’ambito dei servizi di potenziamento estivo sulla fascia costiera, i Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica, coordinati dal Comandante della Compagnia Magg. Emanuele Mazzotta, hanno arrestato due persone in esecuzione di altrettanti ordini di carcerazione emessi dall’Autorità giudiziaria pescarese e Campana.

I FATTI

Nello specifico, i Carabinieri del Comando Stazione di Tortoreto, nel corso del servizio di controllo straordinario del territorio, hanno rintracciato e tratto in arresto, su ordine di esecuzione per la detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Pescara, G. G. 61, residente a Tortoreto.

La donna, riconosciuta colpevole del reato di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, commesso nella Provincia di Ancona nel 2012, deve espiare la pena detentiva di anni 7 (sette), mesi 1 (uno) e giorni 24 (ventiquattro) di reclusione, come conseguenza della condanna inflitta. La stessa, dopo la stesura degli atti, è stata accompagnata presso la propria abitazione in detenzione domiciliare come disposto dall’Autorità giudiziaria di Pescara che ha emesso il provvedimento restrittivo.

Nel secondo caso, mentre, i Carabinieri del Comando Stazione di Martinsicuro, hanno rintracciato e tratto in stato di arresto, su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale Ordinario – Ufficio esecuzioni penali – di Napoli Nord, D. S. M., 51enne, residente a Martinsicuro, riconosciuto responsabile del reato continuato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

L’uomo, pertanto, dovrà espiare la pena detentiva di anni 5 (cinque), mesi 6 (sei) e giorni 11 (undici) di reclusione, in virtù della Sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione, poiché riconosciuto colpevole del reato continuato in contesto commesso nelle provincie di Teramo ed Ascoli Piceno nell’anno 2014. Il 51enne, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Castrogno” di Teramo.

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