Il sindaco: “Sacrifici per evitare a questo Comune il dissesto”
SAN GIOVANNI TEATINO – Il Comune approva il bilancio di previsione 2014/2016: un documento che cerca un difficilissimo equilibrio tra il mantenimento dei servizi, i tagli dello stato centrale sui trasferimenti ai Comuni e una spesa corrente troppo elevata per i vincoli stringenti del patto di stabilità, il volume delle entrate e il numero di abitanti a San Giovanni Teatino.
“Dovremo fare dei sacrifici per evitare a questo Comune il dissesto” spiega il sindaco Luciano Marinucci. “Siamo davanti a un bivio, e da una parte c’è il concreto rischio di fallimento. Come ci ha ricordato il revisore dei conti uscente, è come se tagliassero il 50% dello stipendio a un padre di famiglia ma moglie e figli volessero continuare a mantenere il tenore di vita invariato”. San Giovanni Teatino paga oltre 1,5 milioni di euro l’anno di interessi passivi per i mutui accesi nel decennio precedente e lo Stato centrale, che nel 2010 trasferiva a San Giovanni Teatino 1 milione 650 mila €, oggi versa nelle casse comunali circa 600 mila €, trattenendo per sé oltre il 70% del gettito IMU.
“Purtroppo non abbiamo incontrato la solidarietà della minoranza” prosegue il primo cittadino. “In particolare Paolo Cacciagrano, Mirella Federico, Ezio Chiacchiaretta e tutto il suo gruppo “Insieme liberi e partecipi” hanno preferito in questi giorni orchestrare una becera campagna elettorale anticipata, mistificando la realtà. In consiglio, invece di fare proposte e presentare emendamenti, hanno solo cercato di far saltare l’approvazione del bilancio: il loro unico obiettivo è ottenere il commissariamento dell’Ente, che avrebbe come risultato l’innalzamento al massimo di tutte le aliquote, la cancellazione di tutti i servizi a domanda e la chiusura delle società partecipate, considerato che la convenzione tra Comune e società in house è in scadenza. La minoranza vuole solo paralizzare San Giovanni Teatino: noi invece, con coraggio, andiamo avanti per cercare di evitare il dissesto finanziario e sperare di poter garantire un futuro per le società che gestiscono i nostri servizi”.
La minoranza ha più volte lanciato l’allarme sulla situazione di Fb Servizi, considerando eccessivi i tagli previsti sulla municipalizzata che gestisce servizi scolastici, impianti sportivi e cimiteri. “E’ curioso” sottolinea Marinucci “che alcuni consiglieri si interessino solo a una partecipata, Fb Servizi, quando ne abbiamo anche altre e per tutte sono previsti tagli. La condizione gestionale degli anni passati non è più sostenibile, non ci sono i soldi per mantenere lo status quo: un’amministrazione comunale non può sacrificare l’interesse generale per risolvere i problemi di un numero limitato di utenti. Questo forse è accaduto in passato, ma io non lo permetterò per il futuro”. In questi giorni si è discusso molto dei tagli previsti per rispettare il patto di stabilità 2014, a cominciare dal taglio delle indennità per gli amministratori e il sindaco, che oggi percepisce circa 490 € di compenso, allo staff e ai responsabili del servizio oltre che alla spesa corrente: “la drammatica realtà è che oggi ci sono persone in Italia che con 500 euro al mese devono vivere” puntualizza Marinucci. “Noi amministratori siamo davanti a scelte obbligate, dal governo è un continuo scaricabarile verso gli enti locali: è chiaro che molte scelte sono imposte dall’alto e la nostra battaglia è quella di tutti i comuni. Anche il Presidente nazionale dell’ANCI Pietro Fassino ha ribadito la non sostenibilità sia delle scelte fatte dal Governo lo scorso anno, sia delle previsioni per l’anno 2015. Fassino ha ricordato che per i Comuni sono previsti tagli per 1,2 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti 300 milioni di riduzioni di spese derivanti da provvedimenti del 2013 e 2014 che ricadranno sull’esercizio 2015. Il presidente dell’Anci, inoltre, esprime la sua preoccupazione per l’introduzione del nuovo sistema di contabilità che partirà dal 1 gennaio 2015 in tutti Comuni, ma che a San Giovanni Teatino è già in uso. “Condividiamo le denunce fatte dall’Anci” conclude Luciano Marinucci “portano avanti gli stessi argomenti che affrontiamo tutti i giorni con i cittadini da oltre un anno: non siamo più politici e amministratori, ma una sorta di gabelliere dello Stato centrale che ha l’unico compito di tagliare spese e servizi. Bisogna distinguere tra Comuni che utilizzano male le risorse e chi, invece, spende per garantire servizi alla collettività”.