Comitato cittadino “contro la chiusura del passaggio a livello di corso Italia” e amministrazione comunale hanno espresso le loro preoccupazioni nell’incontro tenutosi questa mattina a San Giovanni Teatino
SAN GIOVANNI TEATINO – Gli articoli di stampa e le dichiarazioni del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso hanno messo in allarme il Comitato cittadino “contro la chiusura del passaggio a livello di corso Italia”. Questa mattina la delegazione composta da Ivano Sterlecchini, Ugo Salvador e Marco Caldarelli, ha incontrato il Sindaco Luciano Marinucci. Erano presenti alcuni assessori.
La delegazione ha espresso la preoccupazione di residenti, proprietari e commercianti, allarmati dal progetto perché la realizzazione della stazione ferroviaria, prevista nel Masterplan per l’Aeroporto d’Abruzzo, può comportare la chiusura del passaggio a livello.
“Sambuceto risulterebbe divisa in due nella sua zona più centrale e la realizzazione di un eventuale sottopasso, per condizioni ambientali e urbanistiche – hanno dichiarato i delegati del Comitato – non farebbe che peggiorare la situazione”.
“Il fatto che i cittadini, insieme a noi, si siano subito mossi contro questa idea – ha dichiarato il Sindaco Marinucci – è indice di quanto questa sia negativa per il nostro territorio e per chi lo abita: se la politica ha un alto significato è quello di battersi per la volontà popolare e in questo, la mia Amministrazione, è sempre stata in prima linea e non verrà meno questa volta. Chiediamo, dunque, a gran voce, di rivedere un progetto che ci taglierebbe letteralmente in due e che rischia di fare acqua al primo temporale”.
“Il comitato – è stato ricordato durante l’incontro – si costituì negli anni ’90, quando si cominciò a paventare l’ipotesi di chiusura del passaggio a livello. Organizzammo diverse iniziative ed una petizione che raccolse oltre 600 firme. Ora siamo pronti a tornare in piazza e manifestare la nostra contrarietà. Contro una chiusura assurda abbiamo chiesto al Sindaco Marinucci di sostenerci e di opporsi ad ogni ipotesi di stazione ferroviaria che comporti la soppressione del passaggio al livello”.