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Shoah,Testa : Una pagina orribile della nostra storia che abbiamo il dovere di non dimenticar

da Gulizia Leonello

Il presidente della Provincia di Pescara , Guerino Testa si è così espresso sul Giorno Della Memoria:

La Repubblica italiana ha riconosciuto il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la deportazione, la prigionia, la morte di milioni di persone. Al di là di quel cancello, oltre la scritta “Il lavoro rende liberi”, apparve l’inferno.

E il mondo vide allora, per la prima volta da vicino, quel che era successo, conobbe in tutta la sua cruda realtà lo sterminio commesso fino ad allora. Il Giorno della Memoria è un atto di riconoscimento di questa storia. Della storia di persone come noi, uomini e donne come i nostri genitori, bambini, anziani che le leggi razziali del 1938 hanno definito “diversi” perché ebrei, e quindi non degni di avere gli stessi diritti di tutti. Insomma, non potevano vivere come tutti. Anzi, non dovevano vivere e basta. Non sembrò sufficiente ghettizzarli: andavano eliminati, deportati cioè nei lager nazisti. E, al termine di un viaggio lungo e disumano, lo sterminio nei forni crematori.

Tutte quelle persone erano come noi, dovevano vivere la loro vita giorno dopo giorno, ognuno di loro possedeva dei sogni come tutti noi, ma gli sono stati negati così come gli è stata negata la vita. Una pagina orribile della nostra storia che abbiamo il dovere di non dimenticare. È importante ricordare e trasmettere alle nuove generazioni il ricordo di quelle donne, quegli uomini e quei bambini che non hanno avuto diritto alla vita.

Anno dopo anno, purtroppo, sono sempre meno le persone che possono raccontare cos’era un lager, che cosa è realmente accaduto in quei luoghi di morte. Per questo essere qui presenti oggi è importante anche come presa di coscienza collettiva del fatto che l’uomo è stato capace di questo. Non è la pietà per i morti ad animarlo, ma la consapevolezza di quel che è accaduto. Che non deve più accadere, ma che in un passato ancora molto vicino a noi, nella civile e illuminata Europa, milioni di persone hanno permesso che accadesse.

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