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Sì del Consiglio Comunale di Pescara all’acquisizione di alcuni beni demaniali

da Redazione

Comune di PescaraIl sindaco: “Si tratta di aree strategiche che riqualificheremo e renderemo fruibili per la città”

PESCARA – Sì del Consiglio alla delibera per l’acquisizione da parte del Comune e a titolo non oneroso di beni immobili appartenenti al patrimonio disponibile dello Stato. Il Comune lo scorso 20 aprile aveva fatto richiesta di acquisire alcuni beni all’agenzia del Demanio quali: l’ex campo di tiro a segno di Madonna del Fuoco; un appartamento uso ufficio in via dei Mille ex CONI; l’ex ENAIP lungo la Riviera nord; l’ex scuola Muzii in via Caduti del Lavoro; l’area utilizzata a parcheggio sul lungomare Cristoforo Colombo e l’ex alveo di Fosso Grande in via del Circuito. Il passaggio in Consiglio Comunale formalizza la volontà dell’Amministrazione di acquisire beni che destinerà a finalità pubbliche.

“Oggi abbiamo messo il sigillo su una serie di beni immobili da parte dell’agenzia del Demanio al Comune – illustra il sindaco Marco Alessandrini – Sono tutte aree strategiche che l’Amministrazione intende restituire alla città. La finalità sarà infatti pubblica, i progetti che le animeranno rifletteranno la naturale vocazione di alcune di esse e ci consentiranno di promuovere politiche sostenibili in tema di verde urbano, cultura, mobilità, sociale.

Un’opportunità che è stata colta appena si è presentata, con la riapertura dei termini del Decreto Mille Proroghe la cui scadenza è a fine anno 2016. Abbiamo voluto anticipare i tempi, tant’è che già a metà aprile avevamo già attivato gli uffici e formulato la richiesta a cui l’Agenzia ha risposto con decreto lo scorso 20 giugno. Ora è in via di definizione la procedura di spostamento dei cespiti acquisiti e della loro valorizzazione”.

“La riacquisizione è stata fatta in tempi davvero rapidissimi – aggiunge l’assessore al Patrimonio Veronica Teodoro – Dopo la partecipazione al bando per la trasformazione del Ferrhotel in una struttura a servizio del polo universitario per cui aspettiamo i tempi ministeriali, possiamo tornare a ragionare in modo positivo e attivo su alcune aree strategiche della città e sottrarle al degrado e all’inutilizzo. Si tratta di aree di valore che verranno rivitalizzate e riconsegnate alla comunità. Ora lavoreremo sul futuro di questi luoghi, cercando di stringere i tempi per il recupero”.

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