I due saranno protagonisti di un evento speciale del FLA Pescara Festival all’interno dell’Atri Cup
ATRI (TE) – Un vecchio amico del FLA, lo scrittore Antonio Pascale (autore, tra gli altri, di “Democrazia: cosa può fare uno scrittore?”, segnalato da Alessandro Baricco come uno dei 50 libri più importanti degli ultimi 10 anni), e uno dei più talentuosi autori e musicisti italiani, Riccardo Sinigallia (a lungo nei Tiromancino, per cui ha composto tutte le canzoni di “La descrizione di un attimo”, ma anche autore, produttore e arrangiatore con Niccoló Fabi, Max Gazzè e Luca Carboni, nonché autore di colonne sonore di successo, come quella per “Italy in a day” di Gabriele Salvatores che ha vinto il premio per miglior brano originale al Festival di Venezia 2014), provano a spiegare ciò che di più inspiegabile esiste al mondo, l’amore.
L’appuntamento, ad ingresso gratuito, è fissato per lunedì 27 giugno alle ore 22 in Piazza Duomo ad Atri e rappresenta il primo frutto della collaborazione tra il Fla Pescara Festival (la prossima edizione, la quattordicesima, è prevista a Pescara dal 10 al 13 novembre) e l’Atri Cup (in programma dal 24 giugno al 3 luglio), manifestazione che festeggia quest’anno il suoi trent’anni ospitando, oltre a tantissimi eventi sportivi con un’attenzione particolare rivolta al mondo della disabilità, anche appuntamenti culturali di prestigio nel centro storico trasformato per l’occasione in un grande palcoscenico all’aperto.
Riccardo Sinigallia, nato Roma nel 1970, scrive canzoni dall’età di 12 anni. Dopo la collaborazione in veste di autore, produttore e arrangiatore con Niccoló Fabi (con cui firma – tra le altre – canzoni come Dica, Capelli, Rosso, Vento d’Estate, Lasciarsi un giorno a Roma) e Max Gazzè (Cara Valentina, L’amore pensato, Una musica puó fare), nel 2000 raggiunge uno straordinario successo con i Tiromancino: è l’anno dell’uscita de La descrizione di un attimo, disco di cui firma la produzione e tutte le canzoni, tra cui quella che dà il titolo al disco, ma anche Due destini che sarà nei titoli di coda del film Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek, e Strade, con cui partecipa in duetto al Festival di Sanremo 2000 conquistando il secondo posto nella sezione Giovani.
Nel 2006 pubblica Incontri a metà strada, album che raccoglie nuovamente molti consensi da parte della critica e con cui riesce a crearsi un proprio spazio nel panorama della canzone d’autore italiana contemporanea, mentre nel 2008 Luca Carboni lo chiama per Musiche Ribelli, dove insieme i due reinterpretano alcune delle canzoni più significative del cantautorato italiano degli anni ’70, tra cui Ho visto anche degli zingari felici di Claudio Lolli e La casa di Hilde di Francesco De Gregori. Del 2012 è Planetario dei deProducers – musica per conferenze spaziali – realizzato insieme a Max Casacci, Gianni Maroccolo, Vittorio Cosma, Howie B, Dodo Nkishi e Fabio Peri conservatore del Planetario di Milano.
Con questa superband firma anche la colonna sonora di Italy in a day di Gabriele Salvatores per il quale vincono al Festival di Venezia 2014 il premio per Miglior brano originale Just one day. Partecipa al Festival di Sanremo 2014 con i brani Prima di andare via e Una rigenerazione che anticipano il terzo album solista “Per Tutti” pubblicato dalla Sugar di Caterina Caselli. Invitato da Valerio Mastrandrea firma e interpreta A cuor leggero per i titoli di coda del film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, aggiudicandosi il premio Assomusica al Festival del Cinema di Venezia e la candidatura come migliore canzone originale ai David di Donatello.
Antonio Pascale, nato a Napoli nel 1966, ha pubblicato “La città distratta” (Edizioni l’Ancora, 1999 ed Einaudi, 2001), ripubblicato, con l’aggiunta di nuovi capitoli, nel 2009 da Einaudi Stile libero con il titolo “Ritorno alla città distratta”; “La manutenzione degli affetti” («L’Arcipelago Einaudi», 2003 e, accresciuto di tre racconti, «ET Scrittori», 2006); “Passa la bellezza” (Einaudi, 2005); “Scienza e sentimento” (Vele 2008); “Tre terzi”, con Diego De Silva e Valeria Parrella (Einaudi, 2009); “Questo è il paese che non amo. Trent’anni nell’Italia senza stile” (Minimum Fax, 2010). È del 2011 “Democrazia: cosa può fare uno scrittore?” (Codice Edizioni), libro segnalato da Alessandro Baricco come uno dei 50 libri più importanti degli ultimi 10 anni. Scrive poi “Le attenuanti sentimentali” (Einaudi, 2013) e “Figuracce” (Einaudi Stile Libero 2014). Collabora con «Il Mattino», «Il Messaggero», il «Corriere della Sera» e «il Post».
Informazioni su www.festivaldelleletterature.com