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Si é spento Mastro Tonino, il “Geppetto d’Abruzzo”

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A Pretoro é scomparso l’artigiano novantenne Antonio Palmerio, che aveva della sua passione la sua ragione di vita

PRETORO – Questa storia proviene dal cuore del Parco Nazionale della Maiella e precisamente dal borgo di Pretoro (Chieti), noto in tutto il mondo poiché è lì che Mastro Tonino, il Geppetto d’Abruzzo, trascorreva le sue giornate in penombra a lavorare il legno nella sua bottega accogliente e piena di ricordi.

Ma ora l’ultimo dei fusari d’Abruzzo si è spento; Mastro Tonino non c’è più, l’artigiano 90enne Antonio Palmerio ha deciso di continuare a lavorare il legno tra gli angeli, e così in un freddo 22 dicembre 2021, a pochi giorni dal Natale, l’Abruzzo piange un uomo minuto ma dal cuore grande, che aveva fatto della sua passione, la sua ragione di vita; tanto era forte Mastro Tonino che un anno fa aveva sconfitto anche il Covid.

Il Geppetto d’Abruzzo, buono e simpatico, con il sorriso stampato sul volto, protagonista del libro di gran successo L’uomo di legno è stato il simbolo delle tradizioni mai perse del suo amato borgo; in questo libro Fabrizio Fanciulli ha voluto raccontare e far conoscere perfino alle nuove generazioni la storia dell’ultimo dei fusari d’Abruzzo, la sua vita, il suo amato lavoro e così come ammette con un fil di voce il vicesindaco di Pretoro: “Mastro Tonino con la sua arte ha aiutato l’economia di questo piccolo borgo anche nel periodo più difficile, è stato il volàno di un’economia turistica dove ha portato tantissima gente nella sua bottega e nel Museo Comunale”.

“Eravamo abituati, nel borgo, a sentire quel ticchettìo che ci accompagnava e scandiva il tempo, ora non ci sarà più e sicuramente la sua assenza lascerà un grande vuoto – prosegue addolorato il vicesindaco di Pretoro, Fanciulli. – Il mio compito non è solo quello portare alla luce la maestria di Mastro Tonino: un grande artista disse che ‘si muore due volte, il giorno della morte e quando non si è più nominati’ ed io farò per sempre in modo che Mastro Tonino non muoia per la seconda volta”.

Mastro Tonino in occasione delle presentazioni del suo libro, alle quali spesso prendeva orgogliosamente parte, parlava della sua vita non semplice, e dei suoi trascorsi a volte anche dolorosi; sopravvissuto alla guerra, alla fame, ai patimenti in passato anche per l’artigiano la vita è cambiata durante il 2020 con l’avvento della pandemia.

Parole di dolore anche da parte del sindaco del borgo di Pretoro, Diego Giangiulli: “Era un uomo buono, di grande cultura e lavoratore instancabile. A nome della cittadinanza di Pretoro voglio ringraziarlo per la sua generosità e per quello che ha rappresentato. Ai suoi familiari le più sentite condoglianze dall’Amministrazione comunale di Pretoro”.

Ma la storia di Mastro Tonino non finisce qui, c’è la sua firma nel mondo e nel cuore delle persone.

Pubblicato da
Marina Denegri

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