Ci teniamo però a sottolineare che il Florian Metateatro non chiude, ma continua a lavorare, programmare, ripensare i suoi luoghi e i suoi contenuti. Il Dpcm ci permette questa volta, al contrario di marzo, di continuare a tenere aperti i nostri spazi teatrali per le altre attività, lavoreremo quindi per continuare ad esserci, nei tempi e modi che saranno possibili. Intanto l’attività di formazione continua, sempre nella massima attenzione e rispetto delle normative.
Continueremo ad alimentare il flusso di creatività attraverso le Residenze teatrali, la progettazione e la creazione dei nuovi spettacoli, così da essere pronti per quando sarà possibile tornare in scena dal vivo “a riveder gli sguardi” e “ritrovar la compresenza”.
Continuerà l’attività di segreteria e la sfrutteremo al massimo per rispondere a quella che ieri Marino Sinibaldi , direttore di Rai Radio 3, in un bell’articolo su Internazionale.it chiamava “una mobilitazione all’altezza dei tempi”.
Lavoreremo per il pubblico storico del nostro teatro e per quello che verrà, perché il Teatro è vivo, oggi più che mai, lo abbiamo visto durante il primo doloroso lockdown, questa estate negli spettacoli all’aperto e lo dimostreremo, insieme, anche adesso”.
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