In uno dei due, pane e materie prime versavano in cattivo stato di conservazione: il proprietario aveva infatti adattato uno spazio esterno, peraltro privo di autorizzazione sanitaria, a luogo di essiccazione di pane per ricavarne pangrattato. Circa 2,3 quintali di pane sono stati quindi sequestrati ed è scattata una segnalazione alla magistratura del titolare dell’esercizio. Sequestro e chiusura anche dei locali, attivati abusivamente.
Anche nel secondo panificio le condizioni dei locali non erano idonee e, quindi, l’esercizio commerciale è stato chiuso. Le ispezioni, al fianco dei servizi igiene delle Asl abruzzesi, hanno comportato inoltre la chiusura di altri due panifici situati nell’aquilano e nel teramano. Nel primo caso i sigilli sono scattati in quanto non venivano rispettate le condizioni igieniche, mentre nel secondo caso nei luoghi di panificazione, peraltro sporchi e attinti da muffe, erano accatastati materiali vari (scaffali e bici). Per tutti sono stati attuati provvedimenti di chiusura disposti dalle rispettive Asl fino al ripristino delle ottimali condizioni sanitarie.
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