Il ricorso è stato presentato il 18 ottobre scorso; la prima tappa, quella della Cassazione, è uno degli obiettivi cristallizzati nella delibera del Presidente adottata il 14 ottobre: prima il ricorso (ex art 325 codice penale) e poi l’istanza di revoca del dissequestro da presentare questa al Pubblico Ministero tenendo conto del fatto che in questo ultimo caso è necessario produrre approfondite attività di valutazione tecnica. Un’attività da fare sul posto e per la quale si è resa necessaria l’autorizzazione del PM; lo staff tecnico, quindi, in questi giorni, è al lavoro dentro Palazzo Delfico per compiere le indagini tese a valutare la sicurezza statica dell’edificio.
“Non appena ultimata questa fase di ulteriore valutazione e non appena ci verrà consegnata la relazione definitiva presenteremo anche l’istanza di revoca del dissequestro allo stesso Pubblico Ministero” sottolinea Camillo D’Angelo: “una volontà espressa in maniera ufficiale con atto deliberativo appena dieci giorni dopo l’avvenuto sequestro. Sulla via giudiziaria non lasciamo nulla di intentato e ci auguriamo, per il bene di tutta la comunità, che il risultato possa riportare alla normalità lasciandoci la possibilità di organizzare tempi e modi dei lavori Sisma dopo che Invitalia ha individuato la ditta affidataria della progettazione e dei lavori”.
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