Siena-Pescara 2-1: Brienza affonda il Delfino in 10

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La rete della punta bianconera ad un quarto d’ora dalla fine castiga gli uomini di Di Francesco, rimasti in 10 per una discutibile espulsione a Tognozzi al 28′

SIENA – I toscani superano nel finale i biancoazzurri e agguantano momentaneamente la vetta della classifica, al termine di una gara di rara intensità agonistica e con sprazzi di buon gioco. Grande personalità dell’11 di Di Francesco ma anche qualche disimpegno errato di troppo come in occasione delle due reti.

COSI’ IN CAMPO – Conte che deve fare a meno del capitano Vergassola, Marrone e Rossi a centrocampo ed  in difesa di Brandao e Terzi (squalificato) si schiera con un 4-4-2 (che diventa 4-2-4 in fase di posssesso palla) molto offensivo con Brienza e Sestu esterni e in avanti Mastonunzio a supporto di Larrondo, preferito a Calaiò. Nel corso della gara non  è  il modulo a cambiare  ma gli attori con la mossa determinante di inserire Kamata per un impreciso Calaiò e spostare Brienza nel ruolo di punta, molto vicino a Mastronunzio.

Di Francesco propone il 4-4-1-1 con Capuano al posto di Petterini influenzato, Del Prete infortunato e Maniero squalificato, a centrocampo rientrano Cascione e Tognozzi: il primo fungerà da trequartista mentre il secondo farà coppia centrale di centrocampo con Nicco, che ha fatto vedere belle cose nella precedente gara casalinga contro il Cittadella. In avanti unica punta Sansovini con Verratti e Bucchi in panchina: il primo perchè rientrato solo giovedì sera dall’impegno con la nazionale under 19 in Turchia mentre il secondo non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Nel corso del match il tecnico inserisce Verratti per Cascione senza variare il ruolo , ma dopo l’espulsione di Tognozzi e il nuovo svantaggio lo sposta vertice basso a centrocampo rischiando il tutto per tutto con tre punte.

SANSOVINI PIZZICA, BOLZONI COLPISCE – Squadre molto corte e gara che parte subito forte. Al 5′ cross di Bonanni nell’area piccola per Sansovini che impegna severamente Coppola di pugni dopo aver aggirato Ficagna e l’altro difensore bianconero. Risposta immediata del Siena che al 6′ passa subito in vantaggio con Bolzoni che dopo uno spunto di Brienza calcia angolato dopo un ottimo controllo di sinistro dal limite dell’area di rigore rasoterra. Due minuti dopo secondo errore di Tognozzi a centrocampo e ripartenza veloce del Siena che con Sestu impegna con una conclusione dall’area piccola, in tuffo Pinna che si rifugia in corner. I padroni di casa prendono il pallino del gioco e al 13′ travolgente Mastronunzio che si accentra e apre su Sestu che dalla sinistra offre un cross rasoterra forte per l’accorrente Larrondo che prende il tempo su Mengoni e colpisce su Pinna che salva con un ottimo intervento di pugni. Al 17′ ammonizione per Mengoni che interviene duro su Larrondo che pochi minuti dopo è costretto ad uscire e fa posto a Calaiò. Al 21′ ingenuo fallo a centrocampo di Tognozzi che rischia il rosso su Mastronunzio.

OLIVI, COLPO DA GUERRIERO. GARA RIAPERTA – Il Pescara appare troppo impreciso nei disimpegni tanto da rischiare grosso al 35′ con Mastronunzio che sul filo del fuorigioco, su perfetta verticalizzazione di Carobbio, si trova a tu per tu con Pinna che non cade a terra e lo costringe a cedere il pallone a Sestu che di prima calcia di un niente a lato, a porta vuota. Allo stesso tempo però ha delle buone chance come al 32′ quando un cross di Ariatti per Sansovini nell’area piccola trova la punta abile a coprire la palla e ad offrirla a Cascione che di prima intenzione calcia verso la porta ma la deviazione in corner di Del Grosso è determinante per evitare il pari per gli abruzzesi.

Al 39′ i biancoazzurri trovano la steccata giusta per pareggiare con Olivi: angolo tagliato di Bonanni e colpo di testa con il corpo girato del capitano biancoazzurro che la mette sotto il set. Inutile l’intervento di Coppola e del difensore posto sul palo. La forza di reazione anche in questa occasione non è mancata.

CONTE FUORI PER PROTESTE, CALAIO’ GRAZIA IL DELFINO – L’espulsione combinata quasi in avvio di ripresa al tecnico del Siena per proteste è maturata sostanzialmente con la discutibile decisione di non fischiare un rigore per una trattenuta di Olivi su Calaiò che sotto porta stava cercando di arrivare sul pallone. Forse coperto dalla mischia l’arbitro fa salire forti le proteste dei bianconeri e del suo tecnico che prima di essere cacciato ha nuovamente lamentato un improbabile calcio di rigore su Sestu al termine di un’occasione regalata ai toscani dopo un pasticcio tra Zanon e Pinna. Infatti nell’occasione il difensore del Delfino involontariamente colpisce con lo scarpino Sestu che rimane stordito a terra.

Nella ripresa il Pescara si vede al 5′ con un’azione ben preparata ma conclusa debolmente da fuori area da Nicco. E’ il Siena a divorare due palle gol con Calaiò che al 12′ su invenzione di Mastronunzio che al limite dell’area riesce ad arpionare un ottimo pallone, si ritrova a tu per tu con Pinna ma calcia di sinistro troppo largo sul secondo palo. Quindi al 19′ approfitta di un disimpegno errato di Zanon per involarsi verso la porta ma viene recuperato da Capuano e al 20′ calcia nell’area piccola su Pinna dopo aver ricevuto l’assist di Mastronunzio e aver superato Mengoni. Inevitabile la prematura sostituzione al 23′ con Kamata.

PESCARA IN 10, SIENA LETALE CON BRIENZA – Gara che resta viva con il Pescara che ha avuto una bella palla gol al 9′ con Bonanni al termine di un bel fraseggio e un minuto dopo con Sansovini che su verticalizzazione di Bonanni prende in controtempo la difesa bianconera e  con il suo tocco morbido sibila il palo alla sinistra di Coppola. Di Francesco vedendo la possibilità di colpire in contropiede mette in campo Verratti per Cascione al 24′ ma pochi minuti dopo, al 28′ l’episodio che spezza gli equilibri: spunto di Kamata che in velocità passa in mezzo a Tognozzi e Zanon. Il centrocampista del Pescara, già ammonito, ci mette il piede, evitando il possibile ingresso in area del giocatore bianconero. L’arbitro gli fischia la seconda ammonizione, forse un pò eccessiva, che rompe di fatto gli equilibri in campo. Non passa molto che il Siena colpisce: disimpegno errato del Pescara e squadra sbilanciata con taglio perfetto di Mastronunzio che sulla trequarti campo offre il corridoio per la corsa di Brienza che supera in velocità Mengoni, aggira Pinna in uscita e deposita da pochi passi il pallone in rete.

Un colpo letale per il delfino che si trova a pochi minuti dal termine a riprovarci nuovamente con l’uomo in meno. Di Francesco butta nella mischia anche Bucchi e Ganci per Ariatti e Bonanni: quest’ultimo offre l’ultima buona chance al 35′ con una verticalizzazione per Sansovini che da posizione molto defilata calcia sotto l’incrocio dei pali ma Coppola compie un ottimo intervento di reni.

Siena che conferma di essere una delle squadre più attrezzate come organico a salire in serie A, ben fornita in ogni reparto. Per il Pescara una battuta d’arresto che non deve preoccupare vista anche la reazione dei biancoazzurri ma occorrerà riflettere sui troppi disimpegni errati che hanno favorito il successo dei padroni di casa.

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