I Senatori di FdI a Palermo e Catania: “Onorare memoria e prendere esempio da chi ha sacrificato la vita per la lotta contro la Mafia”
L’AQUILA – Nella delegazione parlamentare che ha partecipato, a Palermo e Catania, alle manifestazioni commemorative in ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta, a 32 anni dalla tragica strage di via D’Amelio, anche i senatori abruzzesi Etel Sigismondi e Guido Liris.
Sigismondi, coordinatore regionale di FdI, e Liris presenti per la terza edizione di “Parlate di mafia”, l’iniziativa promossa dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia Camera e al Senato in collaborazione con l’Ufficio studi.
“È nostro dovere onorare la loro memoria, continuando a combattere ogni forma di criminalità, difendendo i valori di giustizia e libertà per i quali hanno dato la vita – spiegano -. “Abbiamo ricordato con orgoglio e commozione il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina, che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia. Il loro coraggio resterà per sempre un faro di speranza per tutti noi”.
Tra i partecipanti, oltre a senatori e deputati di Fdi, erano presenti Arianna Meloni, responsabile della Segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d’Italia; Chiara Colosimo, presidente della Commissione antimafia; Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno; Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia; Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione.
Due i panel dell’evento: “Paolo e Giovanni: la forza del coraggio, tra solitudine e ricerca della verità” e “Da Caivano al resto d’Italia: liberare le nuove generazioni dalle mafie“.
Inoltre, il partito ha organizzato una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, a Palermo, per fare una sintesi sull’attività della commissione parlamentare Antimafia nella legislatura in corso.
Tutti hanno poi preso parte alla fiaccolata commemorativa in ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta.