TERAMO – Si è tenuto ieri nella sede nazionale dell’ANCI a Roma l’incontro tra il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Piero Farabollini e i presidenti delle ANCI regionali delle zone terremotate, alla presenza anche dei Sindaci di Teramo, Norcia e Cascia.
L’incontro è stato particolarmente proficuo e dallo stesso è soprattutto emerso come sia necessario un radicale e netto cambio di passo sulla questione della ricostruzione. Il Commissario Farabollini ha illustrato lo stato dell’arte evidenziando la situazione dopo l’analisi da lui stesso condotta dal momento dell’insediamento.
Il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, ha rappresentato le esigenze del territorio e le problematiche del cratere sismico abruzzese all’interno del più ampio contesto del cratere del centro-Italia. D’Alberto ha elencato quelli che a suo giudizio sono i punti fondamentali per garantire il decollo reale del processo di ricostruzione.
Attivare immediatamente la cabina di coordinamento per coinvolgere nel processo decisionale Comuni e Regioni, con il Commissario che deve divenire costante punto di riferimento e a sua volta tramite concreto con il Governo.
Disciplinare gli interventi per il dissesto idrogeologico che nel nostro territorio interessano in particolare anche Campli e Civitella, evitando che una sovrapposizione di norme generi confusione anziché semplificazione.
La straordinaria emergenza in cui ancora ci si trova invece di aver determinato l’accelerazione delle procedure ha causato un blocco, per rimuovere il quale sono indispensabili precise azioni:
la semplificazione delle procedure amministrative per accelerare i processi e di conseguenza il potenziamento del personale sia negli USR che nei Comuni;
la necessità di accordare una corsia preferenziale alle pratiche B, la cosiddetta ‘ricostruzione leggera’, anche con il passaggio ai Comuni delle stesse, ovviamente a patto che si attui il potenziamento del personale considerata inoltre l’introduzione della “quota 100” per le pensioni che andrà a diminuire ulteriormente l’organico a disposizione;
lo sblocco della ricostruzione pubblica che è ferma anche a causa della mancata semplificazione di quella ordinaria. In questo quadro particolare rilievo assumono le questioni connesse all’ATER, edilizia pubblica che proprio per la sua natura ha un impatto particolare nel territorio e per la quale appare necessaria una specifica normativa;
risolvere e chiarire l’aspetto del doppio cratere nel quale ricadono alcuni Comuni già interessati dal sisma del 2009.
In sintonia con il Sindaco di Norcia, il Sindaco di Teramo ha chiesto di inserire le aree del cratere all’interno delle aree svantaggiate, per consentire agevolazioni fiscali alle imprese e quindi un rilancio anche economico e attrattivo del territorio.
Un cenno, infine, alla questione del CAS le cui modifiche devono tener conto della situazione che stanno vivendo le popolazioni interessate e sulla quale è necessario produrre chiarimenti e norme di estrema trasparenza.
Gianguido D’Alberto, designato quale membro della cabina di coordinamento prevista dal Decreto sisma 189/2016, in rappresentanza dei sindaci della Regione Abruzzo, nel ringraziare questi ultimi sottolinea l’importanza e la responsabilità del ruolo a lui assegnato e rimarca che la responsabilità lo impegnerà quotidianamente per dare implemento alla ricostruzione, non solo per risolvere le problematiche di chi è direttamente interessato dalle conseguenze del sisma ma per fornire al territorio tutto lo slancio di cui necessita per ritrovare sviluppo e vitalità.