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Sinistra Ecologia e Libertà :”Scongiurare la chiusura della Procter & Gamble”

da Direttore

La Procter & Gamble ha comunicato  qualche giorno fa  ai dipendenti la decisione di chiudere il centro di Ricerca di Sambuceto a partire da giugno 2012.L’area metropolitana Chieti-Pescara verrà  così a perdere l’unico punto di ricerca esistente qualificato a livello mondiale.

L’Irc di Sambuceto infatti  è considerato uno dei centri di ricerca più produttivi e polo d’eccellenza in Italia tanto da aver ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Premio Innovazione 2010.

La multinazionale americana ha deciso la chiusura e il trasferimento entro il luglio del 2012 dei  circa 150 ricercatori in altri siti, negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Dopo gli interventi di sindacalisti, politici  che hanno sottolineato lo sconcerto e la  preoccupazione  per la decisione della multinazionale americana, registriamo la presa di posizione di Daniele Licheri – Coordinatore Cittadino Sinistra Ecologia e Libertà Pescara e  Giuseppe Visco – Coordinatore Cittadino Sinistra Ecologia e Libertà Chieti, che in una nota affermano quanto segue:

L’Irc della Procter & Gamble a Sambuceto si occupa di ricerche su materiali assorbenti e antiodore e la multinazionale americana l’aveva rilevato anni fa dalla Fater, proprio per l’alta qualità dei prodotti realizzati.

Alla fine degli anni Sessanta la Fater, del gruppo Angelini, iniziò la produzione dei pannolini. Dalla Fater poi nasceva, nella metà degli anni Settanta, la Fameccanica a cui si aggiungeva, ad inizio anni Ottanta, la Faricerca (San Giovanni Teatino), che lavorava sul design e su nuovi materiali per articoli igienici vari, supportando in questo modo l’azienda di produzione Fater.
Faricerca sviluppava nuovi prodotti, la Fater li produceva e la Fameccanica costruiva o modificava le macchine di produzione per soddisfare rapidamente le esigenze di nuovi design di prodotto ed anche per migliorare la produttività attraverso macchine sempre più moderne ed efficienti. Questo trinomio permise al gruppo di monopolizzare il mercato italiano con vari marchi, tra cui Lines pannolini per bambino e Lines assorbenti per donna.

La Faricerca per un periodo è stata coinvolta dalla joint-venture Angelini e Procter e in un secondo tempo è stata assorbita totalmente dalla Procter & Gamble.
La Procter &Gamble ha sviluppato collaborazione con centri di ricerca e le Università a livello nazionale ed europeo, stipulando accordi con il CNR e promuovendo progetti finanziati anche dall’Unione Europea.
SEL ritiene che questo centro di eccellenza della ricerca debba restare nell’area metropolitana, in quanto la sua chiusura verrebbe a creare al territorio (indotto produttivo e servizi di circa 500 persone) un danno pesantissimo in questo momento di così grave crisi economica ed occupazionale. In Abruzzo già la provincia dell’Aquila è fortemente in ginocchio per il terremoto del 6 Aprile 2009; non si capisce come Procter & Gamble, che è ritenuta essere una azienda molto attenta alle problematiche sociali (vedi iniziative sulla sostenibilità sociale, portata avanti con gruppi di lavoro chiamati Live Learn and Thrive) non abbia in questo frangente considerato questo importante aspetto tenendo momentaneamente il sito di Pescara fuori dallo studio di riorganizzazione.

Diversi tecnici e manager sono ex ricercatori del centro di ricerche di Roma che chiuse nel 2001. Essi si troverebbero, nuovamente e paradossalmente, nella medesima drammatica condizione già vissuta 9 anni fa. E tutti i ricercatori del sito pescarese non possono accettare l’idea che per essere cittadini lavoratori del 21° secolo si debba vivere come nomadi nel deserto della globalizzazione.
Chiediamo agli enti locali e soprattutto alla Regione di far sentire la loro voce.
Ci uniamo al sindacato e ai lavoratori in questa lotta per fermare la corsa delle multinazionali e i metodi “marchionneschi” che cominciano a dilagare nella nostra Italia.

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