L’AQUILA – “L’Aquila e gli aquilani hanno voglia di riscatto rendendo la città sempre viva. Un riscatto che parte dai muri della case ricostruiti per arrivare ad una vera rinascita socio-economica sfruttando le risorse dal PNRR, Fondi europei e le risorse per le aree interne. Il territorio aquilano, oltre al dramma del terremoto soffre per una crisi profonda legata alla deindustrializzazione, alla mancanza di occupazione e di opportunità di sviluppo.
Secondo i dati 2021 dell’Istat, il mercato del lavoro della provincia di L’Aquila dal 2019 sta perdendo occupati facendo incrementare le persone in cerca di un posto di lavoro e il tasso di disoccupazione, che ha toccato il valore del 9,5%. La pandemia ha aggravato una situazione occupazionale già in difficoltà e la guerra sta sconvolgendo ulteriormente la situazione.
Le sfide che ci attendono sono tante e complicate è necessario una nuova fase di progettazione che faccia convergere sugli obiettivi l’insieme delle risorse nazionali e comunitarie disponibili per una ricostruzione della Città capoluogo e dei comuni del cratere, non solo da un punto di vista urbanistico e delle abitazioni ma anche per quel che riguarda l’economia e il lavoro. Serve ridare un ruolo a L’Aquila come modello di rinascita per tutti sul tema di appalti e legalità e volano per la ripresa del settore edile che aggancia anche quella socio-economica” è questa la nota di Giovanni Notaro, Segretario Generale CISL AbruzzoMolise.