“Incrementare ulteriormente il numero degli addetti che lavorano nel gruppo di lavoro, unico modo per far fronte alle insufficienze del sistema e unica risorsa per poter processare un numero maggiore di istanze”
REGIONE – “La Regione Abruzzo è perfettamente in linea con le altre regioni italiane nella gestione delle istanze per l’erogazione della Cassa integrazione in deroga”. Lo precisa l’assessore alle Politiche del lavoro, Piero Fioretti, al termine della riunione del coordinamento di tutte le regioni, che ha evidenziato come la strada dei tempi tecnici per evadere le domande sia uguale per tutti.
“La situazione è difficile su tutto il territorio nazionale – aggiunge Fioretti -. Le uniche regioni che fanno registrare numeri diversi dalla media nazionale sono Lazio e Marche ma, come nel caso del Lazio, l’invio massivo telematico delle domande all’Inps ha bloccato i sistemi informativi dell’ente di previdenza, provocando ritardi nell’erogazione. In verità, il Governo ha precise responsabilità politiche – insiste l’assessore – perché ha generato altissime aspettative sui tempi di erogazione della cassa in deroga, mentre nella realtà le istanze presentate dalle aziende devono essere esaminate, controllate ed inviate all’Inps. Un lavoro che richiede tempo e che, soprattutto, non può essere fatto in maniera superficiale perché eventuali errori in questa fase rischiano di ricadere sulle aziende, che potrebbero essere richiamate a restituire i trattamenti di Cassa erroneamente erogati. Di fronte ai problemi che sono sorti, abbiamo messo in campo l’unica forma di miglioramento che la Regione potesse attuare: incrementare ulteriormente il numero degli addetti che lavorano nel gruppo di lavoro, unico modo per far fronte alle insufficienze del sistema e unica risorsa per poter processare un numero maggiore di istanze”.
La procedura per la presentazione delle istanze è partita l’8 aprile e dopo 12 giorni sono stati ordinati i primi pagamenti, garantendo il 95% di regolarità delle domande decretate, con grande lavoro di contatto e ascolto dei richiedenti.
“Per questo – accusa Fioretti – è inaccettabile che venga messo sul banco degli imputati il personale della Regione che, al contrario, ha garantito finora la tenuta di tutto il farraginoso e inappropriato sistema, lavorando tutti i giorni, festivi e prefestivi compresi. Evidentemente, chi pensava che in questa fase la Regione avrebbe fatto da semplice ‘passacarte’ all’Inps si sbagliava di grosso perché, ancora una volta, la struttura amministrativa ha dimostrato di essere al passo con le procedure. Per questo – conclude Fioretti – respingo con forza al mittente tutte le accuse mosse in merito, dal momento che gli operatori hanno lavorato nel rispetto necessario della procedura e della normativa, avendo come unico punto di riferimento la legittimità delle procedure”.