PESCARA – “Un sopralluogo congiunto con Capitaneria di Porto e Carabinieri Nucleo Forestale per verificare le condizioni del fiume Pescara e individuare gli interventi da attuare, oltre quelli già inseriti dall’amministrazione comunale nel Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza – PNRR –, al fine di rendere vivibile anche l’argine nord adiacente il Circolo Canottieri, oggi invaso da arbusti, sterpaglie e ricettacolo di ratti e rifiuti, e dove per le operazioni di bonifica è fondamentale il via libera delle autorità demaniali. È quanto deciso al termine della seduta che ha visto la presenza dell’assessore delegato Nicoletta Di Nisio per un aggiornamento circa gli interventi in corso o messi in programma per garantire la salubrità del fiume Pescara e, di conseguenza, la balneabilità del nostro mare”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della seduta che ha visto la presenza dell’assessore Di Nisio.
“Il fiume Pescara è evidentemente un sorvegliato speciale per la nostra amministrazione comunale, la prima che è riuscita a ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu grazie ai mille interventi attuati sin dal nostro insediamento per restituire qualità alle nostre acque – ha ricordato il Presidente Petrelli -. L’ultimo intervento di bonifica realizzato in ordine di tempo risale all’estate 2022 quando, grazie a un fondo di circa 150mila euro erogato dalla Regione Abruzzo attraverso il Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, è stata effettuata una pulizia del bacino fluviale nel tratto pescarese con la rimozione dei tronchi arrivati da monte. Venerdì scorso l’assessore Di Nisio ha invece partecipato a un vertice in Regione per concordare il maxi-progetto che vede il Comune di Pescara capofila di una cordata che vede riuniti tutti i comuni che ricadono sull’asta fluviale per un intervento di pulizia del fiume finanziato con i fondi del PNRR, sempre su intervento del Presidente Sospiri, e che comprende i territori di Popoli, Bussi, Scafa, Manoppello, Sambuceto e Chieti.
Il primo step è stata la consegna di un questionario con delle schede in cui tutti i Comuni dovranno inserire e spiegare le difficoltà e le problematiche specifiche da affrontare nella realizzazione dell’intervento. La prima è l’assenza di impianti di depurazione a carico delle grandi aziende di Chieti scalo e dunque la gestione degli scarichi dei reflui. Ora, è evidente che le fabbriche e le aziende non si possono spostare né smantellare, ma al tempo stesso vanno individuate le azioni per eliminare tutte le possibili fonti di inquinamento. Le schede dovranno essere riconsegnate nel vertice già fissato per fine mese. Obiettivo dell’amministrazione comunale di Pescara è riuscire intanto a programmare e realizzare le opere principali, ovvero la pulizia e il ripristino degli argini lungo tutta l’asta fluviale e la bonifica dei fondali, opere che consentirebbero intanto di scongiurare la formazione a valle di accumuli di rifiuti provenienti dalla parte collinare, spesso trascinati dalla piena in condizioni meteorologiche avverse. Il secondo intervento messo in cantiere dai nostri uffici è il progetto per la Navigabilità e l’accessibilità del fiume ai diversamente abili, ovvero la realizzazione di infrastrutture che consentano anche al portatore di una diversa abilità di navigare il fiume in sicurezza e di conoscere e scoprire quegli angoli spesso nascosti e di straordinaria bellezza naturalistica, operazione che ha anche una finalità turistico-attrattiva.
Resta il problema dell’area fluviale a ridosso del Circolo Nautico, che per la presenza di arbusti e rovi si trasforma continuamente in un ricettacolo di rifiuti, oltre che di topi e roditori ai danni della struttura sportiva che pure sarà a breve oggetto di riqualificazione ambientale. Purtroppo, come ha ribadito l’assessore Di Nisio, la competenza del fiume fa capo al Demanio dunque gli interventi vanno realizzati sotto la stretta autorizzazione della Capitaneria di Porto. Ora, è evidente che, trattandosi di oasi naturalistiche, comunque non è possibile intervenire con le ruspe, ma è altrettanto evidente che una bonifica è non solo opportuna, ma necessaria a tutela delle condizioni igienico-sanitarie del territorio cittadino. A questo punto la Commissione Ambiente promuoverà un sopralluogo congiunto con le Istituzioni e Autorità marittime per verificare insieme, direttamente sul posto, quali siano gli interventi urgenti, necessari e realmente realizzabili per preservare l’assetto naturalistico del territorio, ma anche la salute umana”.