Fabricio Kinstler, FISA Angeli del Mare: “Mi trovavo sopra la torretta a guardare e osservare lo specchio d’acqua con bandiera bianca e mare calmo, quando verso le 13:45 ho notato tre bambini a largo con la mamma sopra una tavola da Sup che si stavano divertendo a 150 dalla battigia. A un certo punto ho visto che tutti si sono tuffati in mare giocando tra di loro e l’unico a rimanere sulla tavola era un bambino di sei anni circa, il quale all’improvviso anche lui si è tuffato senza farsi notare dagli altri. Da soccorritore, addestrato alle tecniche di nuoto, ho capito subito che il bambino non sapeva nuotare e che era in difficoltà annaspando e, notando la faccia impaurita del bambino, mi sono tuffato in mare usando le pinne e tutta l’attrezzature per permettere un intervento immediato. Quando sono arrivato dal pericolante, la mamma si è resa conto delle difficoltà del figlio e insieme siamo rientrati sani e salvi a riva”.
Marco schiavone, presidente angeli del Mare: “Come Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di formare i giovani soccorritori con un livello di professionalità altissimo. Tanto da prendere postazioni come questa alle Isole Tremiti frequentata da turisti internazionali. Inoltre chiediamo ai nostri collaboratori di metterci passione e cuore. Il mare è bello, ma è anche continuamente una possibile minaccia per i bagnanti, soprattutto gli anziani e i bambini. I nostri soccorritori sono addestrati non solo alle tecniche di salvamento, di nuoto, di primo soccorso. Ma soprattutto a prevenire o meglio osservare e cercare di informare i bagnanti sui possibili pericoli del mare”.
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