MONTESILVANO (PE) – Dopo ben 14 anni il Comune di Montesilvano ha un nuovo regolamento unitario dei servizi socio assistenziali.
In sede di approvazione del nuovo piano sociale distrettuale il Consiglio Comunale ha approvato il documento che disciplina i principi e determina i criteri di accesso ed erogazione degli interventi e dei servizi sociali del Comune di Montesilvano.
«Il regolamento fino ad oggi utilizzato – dichiara il sindaco Francesco Maragno – risaliva al 2003. Nell’ambito della elaborazione del nuovo piano sociale distrettuale che ha visto al lavoro le associazioni di settore insieme all’Ente, in 4 aree tematiche, nonché nei forum dedicati alla disabilità già attivati dalla nostra Amministrazione, è stata effettuata una ricognizione dei servizi assistenziali garantiti e ridefinito l’accesso ai servizi, in particolare a quelli che prevedono la compartecipazione degli utenti. Si tratta di un processo partecipato che conferisce ancora più valore a questo documento perché frutto anche della proposta e dei suggerimenti di tutti coloro che quotidianamente vivono condizioni di disabilità».
Rivedendo il sistema locale di accesso, sono stati ridefiniti i LIVEAS, ossia i servizi universali gratuiti in coerenza con il piano sociale distrettuale appena approvato.
Nello specifico sono stati rideterminate le soglie minime di accesso ai servizi sociali gratuiti e a quelli agevolati: nel primo caso la soglia è stata fissata a 6.000 euro di reddito ISEE, mentre nel secondo è stata innalzata da 7500 euro a 8000. «La nostra Amministrazione si è sempre voluta collocare al fianco dei cittadini. Questa ridefinizione – spiega il primo cittadino – garantisce un più ampio accesso da parte degli utenti».
Sempre nel regolamento è stato disciplinato il PUA, la porta unitaria di accesso a tutti i Servizi Socio-Sanitari di Ambito, situato presso la sede del Distretto Sanitario di Montesilvano, che svolge un’attività complementare a quella del Servizio Sociale Professionale e rappresenta una risorsa aggiuntiva a disposizione dei cittadini e degli operatori per individuare le soluzioni più efficaci per affrontare i bisogni di ordine sociale e socio-sanitario, in modo unitario e integrato.
Il PUA rappresenta la sede dell’Integrazione Socio-Sanitaria, in cui si valuta il bisogno socio-sanitario attraverso l’Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.) ed in cui si programma il Programma Assistenziale Individualizzato (PAI) per singolo utente.
Infine sono stati rivisti i servizi socio assistenziali alla cittadinanza, le loro modalità organizzative e di accesso.
«Questo nuovo regolamento – chiosa il sindaco – è la concreta dimostrazione del lavoro messo in atto dall’Amministrazione per andare incontro ai cittadini, soprattutto a quelli più bisognosi e che affrontano quotidiane difficoltà, dando una risposta alle loro primarie necessità, per mezzo di servizi efficienti, qualitativamente elevati e soprattutto accessibili, specie in una fase economica difficile come quella di oggi».