Il concerto è dedicato alla memoria di Antonio Janigro, illuminato Maestro di Sollima e di tanti altri violoncellisti, fra i maggiori oggi in attività, come Brunello, Dindo, Berger, Flaksman, Meneses, Demenga, Tavares, Polidori.
In programma il Concerto in re minore per violino, violoncello e archi di Donizetti (violino solista Daniele Orlando); il Concerto Brandeburghese n.3 in sol magg. di Bach; il Concerto n.3 in sol maggiore per vlc e archi di Boccherini e infine un’opera dello stesso Sollima, “L.B. files” per violoncello, archi e sampler. L’appuntamento milanese è uno dei tanti nel carnet del Complesso che si conferma attivissimo sulla scena nazionale e internazionale.
Il sodalizio con Sollima, ospite, negli scorsi anni, della rassegna Musica per la città, organizzata dalla Associazione I Solisti Aquilani, ha preso il via nel novembre del 2015 con un concerto indimenticabile e appassionato, il primo di una lunga serie che ha portato l’ensemble e Giovanni Sollima nei teatri più prestigiosi d’Italia e al Quirinale, per la Festa della Repubblica.
“Suonare, nel giro di pochi mesi, una seconda volta per una prestigiosa Società dei Concerti italiana come le Serate Musicali di Milano, – afferma il Direttore Artistico dei Solisti Aquilani Maurizio Cocciolito – conferma l’elevato livello artistico del Complesso nonché il ruolo fondamentale che I Solisti Aquilani oggi rappresentano, a 50 anni dalla fondazione, nel panorama concertistico nazionale e internazionale”.
Giovanni Sollima è un autentico virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma «un mezzo per comunicare con il mondo». È un compositore originale, con una vena melodica tipicamente italiana che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche. Fin da giovanissimo collabora con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, PattiSmith, Philip Glass e Yo-Yo Ma. La sua attività, in veste di solista con orchestra e con diversi ensemble, si dispiega fra sedi tradizionali e spazi alternativi. Virtuoso e compositore alquanto energico e originale, con la sua personalità fuori dagli schemi ha scritto un’opera anche per Elisa e, nel 2013 e 2014 è stato direttore artistico e maestro concertatore del festival salentino della Notte della Taranta. Suo è anche l’inno di Expo 2015.
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