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Soppressione Tar Pescara:Testa e Di Giuseppantonio scrivono al presidente del Consiglio dei Ministri

da Redazione

 PESCARA – Di seguito la lettera inviata da  Guerino Testa,presidente della Provincia di Pescara e da Enrico Di Giuseppantonio,presidente della Provincia di Chieti al presidente del Consiglio dei Ministri, e per conoscenza al presidente della Regione Abruzzo e ai sindaci dei Comuni di Pescara e Chieti per scongiurare la paventata soppressione della sezione staccata del Tar di Pescara.

Con la presente gli scriventi intendono sottoporre alla Sua attenzione una questione ritenuta fondamentale per scongiurare “l’impoverimento” dell’area metropolitana Pescara-Chieti. La soppressione delle sedi staccate del Tar – inserita nel decreto Renzi – ha sicuramente un profilo di contenimento della spesa che non va sottovalutato. Tuttavia questo aspetto non riguarda la sede del Tar di Pescara che, proprio per effetto del decreto, rischia di scomparire col trasferimento di tutte le funzioni nella sede della città dell’Aquila. La sezione pescarese, infatti, ha spese molto limitate poiché è allocata presso il Palazzo di Giustizia, gestito dal Comune. Il costo effettivo di questa sezione diventerebbe, al contrario, un problema se trasferito sul capoluogo di regione perché comporterebbe un oneroso reperimento di nuovi locali. Inoltre con la soppressione della sezione di Pescara, si verrebbe a creare anche un problema legato al personale. Non crediamo si possa imporre ai dipendenti una mobilità d’ufficio oltre i cento chilometri: questo vuol dire che il trasferimento delle funzioni si tradurrebbe in una pesante perdita di professionalità. Non possiamo non considerare peraltro che il Tribunale amministrativo pescarese è sicuramente uno dei più virtuosi in Italia, avendo eliminato la mole di arretrati. Con il trasferimento all’Aquila, città già gravata dalle problematiche del cratere e appesantita dalla fase di ricostruzione post terremoto con moltissime funzioni da gestire, i tempi tecnici di risoluzione delle pratiche e dei ricorsi si allungherebbero di molto a scapito dell’utenza. In più questa operazione avrebbe come ulteriore conseguenza la perdita della Commissione tributaria regionale, un danno notevole per il territorio. Troppi aspetti negativi e nessuno positivo per la collettività che rappresentiamo.Sarebbe opportuno quindi che il Tar di Pescara rimanesse sul territorio per continuare ad occuparsi della giustizia amministrativa afferente a tutta l’area metropolitana e, ancor di più, per non allontanare ulteriormente la giustizia dal cittadino.

 

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