La capacità di far sorridere ma anche, e soprattutto, di far riflettere è la chiave del successo di Vincenzo Olivieri. Una ricetta vincente che il lettore ritrova in un libro spensierato, fatto di sorrisi e di domande, “pesanti” e pensanti, proposte con leggerezza.
Sono numerose le riflessioni che l’autore solletica, a partire dal nostro rapporto con il tempo. Siamo davvero presi a tal punto dalla frenesia della nostra vita quotidiana, da non avere più tempo di sorridere? Davvero il tempo condiziona negativamente la qualità della nostra esistenza?
Ironia e autoironia, riflessione e, perché no, anche commozione, tra ricordi, espressioni dialettali, flashback e déjà-vu.
L’AUTORE
Mix esplosivo di parole, musica e ironia garbata. Esilarante lettore della coppia moderna, della crisi generazionale, del rapporto genitori-figli, sa fotografare con una graffiante satira di costume vizi e virtù di ognuno di noi. Tra gli ultimi impegni che lo hanno visto protagonista: “Smartphone Rap”, brano scritto con Massimiliano Elia e dedicato ai Millenials, il cui videoclip ha coinvolto gli studenti del Tito Acerbo di Pescara, e il docu-spettacolo teatrale “My Amy”, da lui prodotto e diretto. È salito, invece, in cattedra con “50 e non sentirli”, progetto lanciato lo scorso anno e prodotto da Rete8: un confronto generazionale sul piccolo schermo.
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