PESCARA – Il Capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri rende nota la pubblicazione del bando regionale per assegnazione fondi alle imprese turistiche e sottolinea che gli alberghi e le strutture ricettive che hanno fatto business sull’accoglienza degli immigrati non accederanno ai fondi regionali destinati alle imprese turistiche. Il principio voluto dal Gruppo consiliare di Forza Italia è stato inserito nella modifica della legge 77 e riconosciuto dalla giunta regionale con l’approvazione formale dei criteri da inserire nel bando in via di pubblicazione per l’erogazione delle risorse.
Spiega Sospiri:
“La Commissione ha approvato parte del bando che assegnerà fondi importanti per il miglioramento delle nostre imprese turistiche, ovvero alberghi, attività ricettive e sale da ballo, e nell’individuazione dei criteri fondamentali per l’erogazione dei finanziamenti è stato inserito un principio sacrosanto e di buon senso che abbiamo difeso in aula tra la fine del 2017 e l’inizio del nuovo anno per la modifica della relativa legge 77 , ovvero quei finanziamenti verranno erogati a chi ha nel corso degli ultimi tre anni ha coraggiosamente continuato a fare impresa turistica.
Ovvero:
nell’ultimo periodo i nostri territori hanno subito l’invasione di alberghi che hanno ceduto alle lusinghe legate al business dei presunti profughi che ha prodotto grandi guadagni e, di fatto, si sono trasformati in strutture di ricezione e di accoglienza dei cosiddetti migranti, spesso anche a discapito di altri alberghi adiacenti che, invece, hanno comunque resistito seppur tra mille difficoltà.
Ebbene, Forza Italia ha sostenuto il principio della difesa dei veri imprenditori del turismo, di coloro che hanno profuso sforzi e risorse per tutelare l’immagine turistica della nostra regione, per dare il proprio contributo in termini di crescita economica e quindi abbiamo portato avanti il diritto di garantire i fondi per il turismo solo a questi imprenditori.
Oggi il bando ha tradotto concretamente la nostra modifica alla legge 77, ovvero coloro che nel corso degli ultimi tre anni hanno derivato il proprio introito esclusivamente dall’attività turistica si vedranno assegnare 10 punti in più nell’esame della propria candidatura al bando. Coloro che, al contrario, hanno fondato il proprio business sui migranti avranno dieci punti in meno rispetto al bando. E questo – ha ancora aggiunto il Capogruppo Sospiri – secondo il principio logico per cui chi fa business sulla pelle dei migranti non ha diritto ai fondi per il turismo. Quella odierna è la dimostrazione che chi sa fare le cose, poi le fa”.