“Appena lo scorso 22 aprile avevo sollevato il problema in Consiglio attraverso un’interpellanza – ha ricordato il Capogruppo Sospiri –: proprio nei giorni in cui noi conducevamo un virile dibattito sui punti nascita, su quali fosse utile chiudere e quali era opportuno salvare, è uscito il primo articolo di stampa, mai smentito dall’assessore Paolucci, nel quale si annunciava la chiusura di 8 Pronto soccorso, ‘previa dotazione di una rete più efficiente del 118’, ovvero delle ambulanze, e che le strutture degli 8 ospedali interessati sarebbero passati dal funzionamento nelle 24 ore al giorno a sole 12 ore al giorno, e che di notte sarebbe intervenuta la rete delle emergenze-urgenze del 118. Qualche giorno dopo la stessa notizia è stata ribadita su un altro quotidiano, anche in questo caso notizia mai smentita. Per tale ragione, nella mia interpellanza, ho chiesto in modo chiaro se c’era, in qualche programma della Regione Abruzzo, la volontà di chiudere i Pronto soccorso degli ospedali citati o se c’era la loro riorganizzazione da strutture h24 in strutture h12. E l’assessore Paolucci, dopo aver tergiversato in aula, ha ufficialmente detto che, in merito all’eventuale chiusura o riorganizzazione dei Pronto soccorso, avrebbe deciso il Consiglio regionale tra un anno. Nell’attesa, avrebbe cercato di indorare la pillola distribuendo defibrillatori ai vari Comuni abruzzesi. Una risposta che non ci ha evidentemente soddisfatto e oggi i fatti ci hanno dato ragione: dopo aver smantellato la rete dei punti nascita, l’assessore Paolucci si prepara a chiudere i Pronto soccorso: a questo punto vogliamo sapere subito quali sono quelli destinati a morire. Ma soprattutto: perché tanta fretta? Perché cinque mesi fa l’assessore aveva assicurato che avrebbe deciso il Consiglio e oggi ha già confezionato il pacco sorpresa? Un sospetto c’è: il Governatore ha l’urgenza di procedere subito con il provvedimento, ovvero prima dell’uscita dal Commissariamento, perché oggi decide da solo; finito il Commissariamento una tale decisione passerà necessariamente attraverso il Consiglio regionale e, ovviamente, in quel caso, il suo progetto sarebbe destinato ad arenarsi. Ovviamente Forza Italia è pronta alle barricate: chiudere i Pronto soccorso, ridurne il funzionamento, significa incidere pesantemente sulla salute della popolazione e sulle garanzie di pronto intervento. Siamo pronti a portare in aula non solo i sindaci, ma la gente per difendere il diritto alla salute”.
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