Si legge nella nota di Sospiri:
“Il Governatore D’Alfonso e l’assessore alla sanità Paolucci dovranno dirci la verità sulla paventata chiusura dei Pronto Soccorso di ben 8 ospedali abruzzesi. Martedì prossimo, 21 aprile, si terrà infatti la seduta del Consiglio regionale che ho richiesto ieri come primo firmatario dell’istanza, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione. Dopo il problema dei Punti nascita, che consideriamo tutt’altro che archiviato e per il quale continueremo a batterci, siamo pronti a intraprendere una nuova battaglia per salvare le strutture d’emergenza che sono vitali per i nostri territori, e siamo pronti a farlo anche occupando l’aula consiliare in modo permanente. Non daremo tregua al Governatore che deve cominciare a produrre fatti e a difendere l’Abruzzo a Roma”.
“Non ci accontentiamo di garanzie verbali di un’amministrazione regionale che ha già ampiamente contraddetto la propria campagna elettorale – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Per mesi D’Alfonso ha rassicurato amministratori e cittadini sul mantenimento di tutti i punti nascita. Dopo pochi mesi ha smentito se stesso, preparandosi a chiudere interi reparti strategici nei nostri nosocomi, e questo nonostante un voto democratico del Consiglio regionale che ha approvato, con il sostegno anche di 4 consiglieri di maggioranza, una risoluzione con la quale abbiamo impegnato il Presidente a sospendere il dispositivo normativo della chiusura. E su tale fronte la nostra battaglia continuerà senza sosta, perché noi non intendiamo calpestare i bisogni di assistenza e il diritto alla salute di centinaia di cittadini. Ora però comincia una seconda battaglia, quella per la salvaguardia dei Pronto soccorso di 8 ospedali, due per ciascuna provincia, che, secondo le notizie emerse nei giorni scorsi, sarebbero prossimi alla chiusura, in questo caso mettendo a rischio la vita di migliaia di persone. E parliamo di nuovo degli ospedali di Penne, Atri, Popoli, Atessa, solo per citarne alcuni, ospedali che a questo punto si avviano allo smantellamento. Ieri ho presentato la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale, subito convocata per martedì prossimo, 21 aprile, quando il Governatore e il suo assessore delegato saranno chiamati a dare risposte chiare: dovranno dirci ‘sì’ o ‘no’, non ci accontenteremo di ‘ni’, perché i cittadini hanno il diritto di sapere e non ci bastano più le rassicurazioni verbali lette oggi sui giornali. Ora vogliamo atti e documenti inoppugnabili. Ma sia chiaro: ci opporremo in ogni modo alla chiusura dei Pronto soccorso, siamo pronti anche ad occupare la sala del Consiglio regionale, perché la nostra è una battaglia in difesa del nostro territorio e per salvare i nostri ospedali”.
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