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Sospiri e Foschi: “Le opere messe in cantiere in via Castellamare sono perfettamente legittime e dovute”

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I consiglieri comunali Lorenzo Sospiri e Armando Foschi  lo affermano in replica alla conferenza del Pd sui lavori previsti nella  ‘strada-parco’, spiegando che si tratta di interventi di abbattimento delle barriere architettoniche

PESCARA – I consiglieri comunali Lorenzo Sospiri e Armando Foschi, commentando la conferenza stampa di ieri del Pd sui lavori previsti in via Castellamare, hanno detto che i consiglieri di opposizione sparano a zero  sperando di fare centro, e invece sbagliano puntualmente bersaglio. Le opere messe in cantiere nell’ex tracciato ferroviario, impropriamente denominato ‘strada-parco’, sono perfettamente legittime e dovute. Si tratta delle opere di abbattimento delle barriere architettoniche, che sono parte delle prescrizioni impartite dal Comitato Via per le opere di completamento della filovia, e che spettano al Comune che è il proprietario della strada, che alla Gtm ha concesso esclusivamente l’utilizzo del sedime, e non ha certamente venduto la titolarità della strada. Si meravigliano i due consiglieri delle   accuse di ‘illegittimità’  ricevute  al posto delle quali attendevano un plauso per la celerità con cui sono stati anche reperiti i finanziamenti tesi a ottemperare a una chiara disposizione della Via.

“Ormai la giostra della campagna elettorale è partita e veramente ci attendiamo di tutto dal Pd, ma almeno una lettura attenta delle carte sarebbe cosa gradita – hanno detto i consiglieri Sospiri e Foschi -. Oggi lo scandalo riguarderebbe le opere già previste nel Piano Triennale delle Opere pubbliche dalla giunta per l’abbattimento delle barriere architettoniche in via Castellamare opera dovuta, prevista già da mesi, ancor prima che il Comitato Via la trasformasse in una prescrizione propedeutica al completamento della filovia, e che soprattutto spetta al Comune, non spetta alla Gtm, men che meno spetta alla Balfour Beatty, che si è aggiudicata l’appalto e dunque deve realizzare solo le opere previste in appalto. E quell’intervento, come abbiamo precisato già nel giorno stesso del pronunciamento del Comitato Via, spetta al Comune perché è il proprietario della strada, di cui abbiamo ceduto solo l’utilizzo del sedime. Non solo: l’abbattimento delle barriere architettoniche non riguarderà certamente il percorso stradale della filovia, ma il marciapiede che circonda la filovia stessa, dunque comunque è un’opera che, forse, avrebbe dovuto realizzare, nel ’98, la Regione, in quanto stazione appaltante dell’opera stessa, ma che oggi comunque spetta al Comune al quale la strada è stata consegnata dopo il suo collaudo. E non capiamo quale sia la contestazione, visto che per mesi anche le Associazioni dei diversamente abili, hanno lamentato l’impraticabilità di quei marciapiedi per chi è costretto a muoversi su una carrozzina, dunque quell’abbattimento dovrebbe essere accolto se non con un plauso, almeno non con un’accusa di ‘illegittimità’.

Nel progetto preliminare e molto generico che accompagna la delibera si parla poi anche della riqualificazione del manto stradale di via Castellamare, altra opera che, secondo il Pd, dovrebbe addirittura fare la Balfour Beatty, ma anche in questo caso facciamo notare al Pd che quando si opera su un marciapiede, è normale che occorra rifare anche i tratti stradali antistanti per scivoli e opere simili. Ed è evidente che i dettagli dell’intervento si conosceranno solo con i progetti definitivi ed esecutivi, fermo restando che comunque anche la strada di via Castellamare è di proprietà del Comune e che oggi quell’asse viario versa in pessime condizioni di manutenzione, con tratti completamente disconnessi, betonella divelta, e asfalto danneggiato dalle radici degli alberi, condizioni testimoniate anche dalle continue denunce che giungono all’Ufficio manutenzione da parte di utenti che chiedono indennizzi per essere caduti mentre passeggiavano in via Castellamare. Il Pd deve imparare che non è la politica che a simpatia stabilisce chi realizza le opere, ma le competenze vengono stabilite dalla norma, specie quando parliamo di una filovia che, di fatto, ancora non c’è e non c’è un filobus che abbia mai attraversato via Castellamare”.

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