I Consiglieri regionali Sospiri e Febbo ribadiscono che c’è incompatibilità tra la carica di Governatore e quella di Senatore
PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e il Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo tornano a sollecitare le dimissioni immediate del neo-senatore D’Alfonso,sostenendo che la procedura che detta le dimissioni del Governatore sono previste in modo palese dal Diritto e sono scritte nella Costituzione.
“I tentativi di ricorrere ad alcuni éscamotage da parte del Presidente sono più che evidenti – hanno commentato i consiglieri Sospiri e Febbo -: D’Alfonso sta cercando di trovare un modo per tenere in piedi la baracca del Pd in Regione, ben consapevole che alle prossime elezioni il suo Partito democratico, la sua stessa maggioranza, crolleranno a fronte di una competizione che di fatto vedrà due unici protagonisti, il centrodestra e il Movimento 5 Stelle.
Ma, purtroppo per il Governatore, le sue soluzioni stavolta non passeranno: appena due giorni fa il Governatore Serracchiani, Pd come D’Alfonso, si è infatti dimessa per assumere la carica di Deputato alla Camera, e si è dimessa perché le due cariche sono incompatibili. Qualche consigliere Pd suggerisce che la Serracchiani abbia serenamente assunto tale decisione perché in Friuli Venezia Giulia si sarebbe comunque tornati presto alle urne per scadenza naturale del mandato, ma questo, in realtà, poco interessa, il Diritto è unico, non cambia a seconda delle scadenze di mandato.
Incompatibile la Serracchiani, lo è anche il Senatore-Governatore D’Alfonso. A questo punto però chiediamo formalmente la convocazione di una seduta urgente e straordinaria del Consiglio regionale per approvare l’unica modifica realmente fondamentale alla nostra legge elettorale, al fine di inserire la doppia preferenza di genere, dunque consentire agli elettori di poter esprimere due preferenze, al ritorno alle urne, quando queste riguardino un uomo e una donna, ovviamente candidati nella stessa lista. Dopo quest’ultima delibera di Consiglio, l’Assise va sciolta e si deve restituire all’Abruzzo il diritto di scegliere il proprio Governo che avrà il duro compito di sanare tutti i danni ereditati dalla giunta D’Alfonso”.