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Sospiri: “la Casa di riposo di Penne è inadeguata ad accogliere i profughi”

da Redazione

consigliere Sospiri su Piano regolatore portualeIl capogruppo Forza Italia in Regione  parla di una  situazione esplosiva nella struttura ,che accoglie una ventina di anziani e trenta immigrati ,dopo l’ispezione da parte dei Nas,che contestano  la promiscuità degli spazi e  dispongono la sospensione del locale dispensa

PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ha commentato quanto sta accadendo a Penne, nella  Casa di riposo  ribadendo che tale struttura  è assolutamente inadeguata ad accogliere  trenta presunti profughi, chiamati a convivere con una ventina di anziani. Spazi troppo angusti, sovraffollati e igienicamente mal tenuti,pavimenti sporchi, alimenti privi della necessaria tracciabilità hanno determinato  la sospensione dell’utilizzo del magazzino-dispensa e una prima sanzione di 1.500 euro a carico della Asp di Pescara da parte dei Nas.Forza Italia chiede oggi che i 30 presunti profughi ospitati nella Casa di riposo di Penne vengano subito spostati e  trasferiti in un’altra regione che abbia le adeguate capacità di ricezione e accoglienza, e soprattutto chiede che la Asp torni a svolgere il proprio ruolo, ossia quello di fornire assistenza, in questo caso, a venti anziani, garantendo loro spazi adeguati e igienicamente sani. Intanto con il Presidente della Commissione Immigrati Iampieri sarà richiesto un sopralluogo immediato presso la struttura vestina per capire cosa sta accadendo.

“L’Abruzzo è una terra estremamente solidale, ma oggi anche quella solidarietà comincia a franare dinanzi a evidenti problemi di ordine pubblico e di sicurezza che stiamo vivendo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Sono mesi che Forza Italia continua a lanciare allarmi e richieste di intervento sulla questione dei presunti profughi, sono mesi che continuiamo a ripetere che sul nostro territorio, a partire da Pescara e dalla sua provincia, non abbiamo né i mezzi, né le risorse né tantomeno gli strumenti per accogliere le centinaia di immigrati che in poche settimane hanno riempito tutte le strutture esistenti sul territorio, pubbliche e private. L’ultimo allarme lo abbiamo lanciato appena lo scorso gennaio, a fronte del settimo avviso pubblicato dalla Prefettura di Pescara per aprire le porte ad altri 500 immigrati, solo su Pescara e sulla sua provincia, in aggiunta alle 500 unità già presenti sul territorio e che già oggi sono distribuiti tra gli alberghi sul mare di Montesilvano, in piena zona residenziale a Città Sant’Angelo, all’interno delle Asp, e a Pescara, nelle strutture della Caritas e, in un quartiere già difficile e problematico come San Donato, in un albergo privato, alimentando un vero business da circa 13milioni di euro.

I nuovi 500 immigrati determineranno, a loro volta, un altro business da 6milioni di euro, visto che per ciascun immigrato lo Stato verserà la quota di 35 euro al giorno, oltre ai benefit come il diritto al telefono al cellulare, o le ricariche. Ma il nostro territorio non può sopportare un tale sbarco: chi sorveglierà quei flussi, visto che a oggi non sappiamo neanche dove siano finiti i 500 immigrati arrivati nel 2015; chi garantirà che quei 500 nuovi arrivati non facciano perdere le proprie tracce dopo pochi giorni, com’è già avvenuto nei mesi scorsi; da dove arrivano e con quali documenti i 500 immigrati previsti. Mille volte abbiamo chiesto ai sindaci Pd, da Alessandrini a Rocco D’Alfonso, passando dall’assessore regionale Sclocco, di fermare questi flussi per scongiurare l’emergenza sociale e per mille volte ci siamo visti snobbati da chi governa, pensando di essere divenuti proprietari della regione, e che ha scelto di subire passivamente tutte le decisioni romane, facendo calpestare l’Abruzzo.

Oggi siamo arrivati sul ciglio del baratro: è stata sufficiente un’ispezione dei Nas nella Casa di riposo di Penne, che ospita oltre a venti anziani ben 30 presunti profughi per far saltare il banco. Lo abbiamo detto sin dal primo giorno che quella struttura non era adeguata a garantire l’accoglienza agli immigrati; oggi i Nas ci hanno sostanzialmente dato ragione, contestando anche la promiscuità degli spazi, ovvero l’assenza di una divisione strutturale che impedisca agli immigrati di invadere i locali destinati agli anziani ospiti, perché questa condizione ‘agevola la possibile trasmissione di eventuali malattie dai rifugiati agli stessi anziani’. Per ora è stata disposta la sospensione del locale dispensa, ma le tante carenze riscontrate ci fanno temere anche un intervento più importante delle Autorità sulla struttura, mettendo a rischio la permanenza degli stessi anziani. Forza Italia – ha ribadito il Capogruppo Sospiri – chiede dunque l’immediato trasferimento, fuori regione, dei 30 presunti profughi al fine di restituire alla Casa di riposo la sua funzione originaria, ovvero luogo di residenza e assistenza per gli anziani, garantendo un adeguato investimento per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie in tutti i locali dove chiederemo al Presidente Iampieri di poter svolgere a brevissimo un sopralluogo”.

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