Il capogruppo Forza Italia (Regione Abruzzo) ha inviato una lettera al Presidente D’Alfonso
PESCARA – “Ho chiesto formalmente al Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso di poter partecipare personalmente al vertice previsto per domani con il management di Ryanair, per una necessità di trasparenza sulla vicenda della chiusura della base operativa di Pescara e per poter sostenere ogni azione utile affinchè si riesca a scongiurare l’addio della compagnia di bandiera irlandese. Ora attendo una risposta del Governatore, al quale spetta la decisione, certo però che non avrà problemi ad aprire il Tavolo di domani anche a chi si è da sempre battuto per lo sviluppo dello scalo aeroportuale d’Abruzzo”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, ufficializzando la lettera inviata stamane al Presidente D’Alfonso.
“Appena un mese fa – ha ricordato il Capogruppo Sospiri – è scoppiato il ‘bubbone’ della Ryanair che ha annunciato la dismissione della sede di Pescara, lo spostamento del vettore in altro scalo, la chiusura delle rotte internazionali, a partire da ottobre, avviando anche le procedure per il trasferimento di tutti i dipendenti. Ufficialmente tale decisione sarebbe nata in seguito all’aumento della tassa passeggeri di 2,50 euro, incremento che ha però riguardato tutto il territorio nazionale, di certo non solo Pescara, ma se altrove la compagnia irlandese ha addirittura lanciato un potenziamento delle rotte, come ad Ancona, la stessa compagnia ha invece deciso di lasciare il capoluogo adriatico, e questo, sembra, anche in seguito al deterioramento dei rapporti con l’attuale governance della Saga, la società che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto, e con la stessa Regione Abruzzo-Governo Pd.
Il 16 febbraio scorso c’è stata la seduta straordinaria del Consiglio regionale su tale tema, anche per fare chiarezza sulle dichiarazioni rilasciate sull’argomento dal Consigliere D’Alessandro, delegato ai Trasporti, e dal Dirigente Gerardis secondo i quali non c’erano vie d’uscita, proponevano ipotesi alternative inesistenti, ignorando la perdita dei 5-600 posti di lavoro e le ricadute economiche sul territorio determinate dalla fuga del vettore. Ovviamente dopo quelle dichiarazioni è montata la protesta e il consigliere D’Alessandro ha sentito la necessità di tornare sui propri passi. Una cosa oggi è certa, è impossibile rinunciare al vettore Ryanair per una ragione chiara: esistono in Italia altri vettori in grado di assicurare quella stessa capacità di transiti e di rispondere al bisogno di linee? Non ve ne sono: 21 richieste sono state inoltrate e hanno ottenuto 21 dinieghi.
O resta Ryanair a Pescara o il nulla; certo potremo istituire degli sporadici collegamenti charter in estate, ma non avremo i numeri necessari per mantenere il nostro aeroporto, usciremo dal dimensionamento dell’attenzione nazionale, e dopo il carico dello scalo sarà veramente tutto sulle spalle della Regione. Ma la decisione dell’Unione Europea di impugnare le politiche di sviluppo di tutti i paesi, imponendo un incremento delle tasse sui voli low cost, non è un problema di Pescara, ma è un problema europeo.
E allora abbiamo chiesto al Governo regionale di non ammalarci del nanismo di provvedimenti che incidono sul nostro sviluppo, com’è accaduto per i nostri porti, dove siamo andati per dettare legge e abbiamo preso solo ceffoni, e apriamo una vertenza nei confronti della Commissione europea per ottenere ciò che è sostenibile. Soprattutto abbiamo ricordato al Presidente D’Alfonso che non è possibile affrontare questa emergenza facendo finta che non sia un problema generato dal Governo nazionale del Pd.
In occasione della seduta straordinaria del Consiglio – ha ancora detto il capogruppo Sospiri – abbiamo approvato un ordine del giorno nel quale abbiamo impegnato il Presidente D’Alfonso su quattro punti: intraprendere un’azione immediata nei confronti del Ministero dei Trasporti per chiedere la revoca dell’aumento della tassazione sui transiti aeroportuali; avviare un Tavolo di confronto permanente con Ryanair per scongiurare il proposito di abbandonare lo scalo di Pescara, quindi per mantenere non solo le rotte, ma la base operativa a Pescara e dei relativi livelli occupazionali; instaurare rapporti a tutti i livelli istituzionali, nazionali ed europei, per verificare la possibilità di ridiscutere il limite degli aiuti di Stato, tenuto conto della particolare funzione di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali e che la procedura Alitalia è un enorme e costante aiuto di Stato; garantire il puntuale trasferimento delle somme stanziate con le leggi regionali in favore della Saga, come previsto però nel Piano Industriale che contempla il raggiungimento del punto di equilibrio e di autonomia finanziaria della società.
Ora per domani è previsto il primo incontro con il management di Ryanair e allora, considerando il mio costante impegno per le sorti dell’aeroporto d’Abruzzo, sia in passato che oggi, ritengo di avere il diritto di chiedere al Governatore di essere presente al vertice organizzato. Ho chiesto al Presidente la sua disponibilità e di comunicarmi il luogo e l’orario dell’incontro”.