Il consigliere regionale chiede chiarezza su numeri e dati e se a Roma ci sia realmente uno stato d’urgenza
Sospiri chiede chiarezza all’Amministrazione D’Alfonso e vuol sapere se nella capitale ci sia uno stato d’urgenza tale da giustificare l’intervento di sostegno della nostra regione.
“Fa francamente sorridere il consigliere regionale Pd D’Alessandro che oggi pensa di strumentalizzare ai fini politico-elettorali il ‘caso’ che il suo Presidente ha già ratificato in sede istituzionale – ha sottolineato il capogruppo Sospiri -. D’Alessandro pretende oggi che il sindaco 5 Stelle di Roma Raggi dichiari lo ‘stato d’emergenza’, ammettendo dunque un proprio fallimento gestionale, se vuole che l’Abruzzo si prenda i suoi rifiuti, altrimenti se li può tenere nel proprio territorio e si arrangiasse.
Una polemica di pura facciata, ovviamente, visto che il Governatore D’Alfonso in realtà quei rifiuti li ha già accettati approvando la delibera numero 736 lo scorso 7 dicembre con il quale ha rinnovato l’accordo già in essere con il Comune di Roma dal 2014. Al centrodestra la polemica da bar del Pd non interessa, ma ci interessa che sia chiaro a tutti da cosa nasce. Appena a fine novembre scorso, infatti, durante la seduta convocata per il rinnovo del Piano rifiuti regionale, avevamo chiesto lumi al sottosegretario con delega ai rifiuti Mazzocca circa l’opportunità di accogliere una tale quantità di rifiuti, abbiamo chiesto se fosse giusto trasformare l’Abruzzo nella discarica della capitale, rischiando peraltro di saturare i nostri impianti e di mandare l’Abruzzo in crisi di insolvenza per un periodo di tempo indefinito con il raddoppio dei costi per i nostri cittadini.
affermando che si trattava di un’operazione giusta, che l’Abruzzo aveva il dovere di aiutare Roma per solidarietà istituzionale e soprattutto che tale iniziativa avrebbe portato importanti guadagni economici per la nostra Regione. Ora, a un mese e mezzo di distanza, evidentemente la solidarietà si è esaurita o forse, cosa molto più probabile, si avvicinano le elezioni e il Pd nazionale di Renzi, temendo il Movimento 5 Stelle, ha ordinato la guerra alle amministrazioni pentastellate mettendole sulla graticola.
Ora il sottosegretario Mazzocca ci deve spiegare cos’è cambiato in un mese e mezzo, perché a fine novembre era giusto ed economicamente vantaggioso caricarci sulle spalle le 100mila tonnellate di immondizia di Roma e invece, dopo neanche 40 giorni, se l’Abruzzo si deve prendere quel pattume, la Regione pretende che il sindaco di Roma Raggi dichiari prima pubblicamente il proprio fallimento politico-amministrativo.
Riteniamo – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – che il maldestro tentativo di strumentalizzazione politica sia più che evidente, ma a questo punto vogliamo sentire dalla voce di Mazzocca o, in alternativa, del Governatore D’Alfonso le ragioni di un presunto dietrofront politico che sicuramente non permetteremo venga consumato sulla pelle dei cittadini”.
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