Il capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo sottolinea che la somma stanziata dalla giunta Chiodi è stata bloccata dal Governo Renzi e anticipa le ipotesi per la futura destinazione del complesso
PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri interviene con una nota, di seguito riportata ,sul blocco fondi per Stella Maris e sul futuro della ex colonia:
“Svelato l’arcano: i lavori di riqualificazione dell’ex colonia Stella Maris di Montesilvano non sono partiti perché i fondi sono stati bloccati dal Governo Renzi. La somma stanziata già dalla giunta regionale Chiodi, e inspiegabilmente congelata da giugno scorso dal Governo D’Alfonso, è oggi finita nel pacchetto di fondi ex Pain che Roma ha ibernato in attesa che sempre il Governo D’Alfonso effettui i famigerati tagli dei fondi Fas. In altre parole: se l’ex Colonia passerà un’altra estate nel degrado, il merito-colpa sarà tutto del Governo tartaruga-D’Alfonso che, nel frattempo, aveva comunque tagliato le risorse per la struttura di 500mila euro, somma dirottata sulla riqualificazione del Teatro Michetti di Pescara. Ancora una volta spetta a Forza Italia fare quell’operazione verità che mercoledì il Presidente D’Alfonso ha machiavellicamente evitato, continuando a promettere somme e fondi di cui non dispone, e rischiando anche di svendere la Stella Maris a Fondazioni e privati”.
“Dalla riunione convocata ieri dal Presidente della Provincia di Pescara Di Marco sulla situazione dell’ex Stella Maris ci aspettavamo dati concreti e non chiacchiere e prospettive futuristiche – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Oggi l’ex Colonia versa in piena emergenza, ma, anziché cominciare i lavori di risanamento e messa in sicurezza, intanto utilizzando 1 milione di euro di fondi regionali già disponibili da un anno, che non sono proprio spiccioli, si decide di attendere perché il Governatore assicura che arriverà un secondo milione di euro più fondi privati (quali e di chi?), proponendo di spostare nella struttura una scuola di design della Fondazione PescarAbruzzo. Le perplessità sollevate da tale decisione ci hanno spinti a scavare un po’ meglio tra le carte ed ecco scovata la verità: la giunta Chiodi aveva stanziato 1milione e mezzo di euro per la Stella Maris, già disponibili da aprile 2014. Il Governo D’Alfonso non solo ha tagliato quel fondo di 500mila euro riducendo la disponibilità a 1 milione di euro, ma ha anche congelato la somma, impedendo per un anno l’avvio dei lavori. E oggi non può materialmente erogarla alla Provincia di Pescara perché quel milione di euro si trova nel calderone dei fondi ex Pain bloccati dal Governo Renzi insieme alla rimodulazione dei fondi Fas per 31 milioni di euro, somme che resteranno bloccate fino a quando il Governatore non attuerà i tagli degli stessi fondi Fas, ossia quella delibera oggi all’esame delle Commissioni perché fatta male e ai danni del sociale e dei nostri territori. Allora meno favole e più realtà: innanzitutto – ha puntualizzato il capogruppo Sospiri – il Governo-tartaruga del Presidente D’Alfonso acceleri le sue procedure, consenta lo sblocco dei fondi Pain e ripristini il finanziamento originario deciso dalla giunta Chiodi per la Stella Maris, dunque 1milione e mezzo di euro. In secondo luogo: la Stella Maris ha una vocazione turistico-culturale evidente, non è una ‘scuola di formazione al design’, ed è assurdo pensare di scambiare un immobile dal valore inestimabile per trovare un altro milione di euro tra i privati. Cominciamo a spendere i soldi che già ci sono, sistemiamo l’area esterna, e troviamo una vocazione e una destinazione dell’immobile che sia compatibile con uno dei beni architettonici più importanti che abbiamo sulla costa, ricordando che sulla futura destinazione non si può prescindere dal parere del sindaco di Montesilvano, Maragno, la cui ipotesi, quella di realizzarvi una sede regionale dell’Accademia di Belle Arti di Roma, mi sembra molto più idonea di una scuola di ‘taglio e cucito’, o design che dir si voglia. Oggi più che una Regione-veloce abbiamo di fronte una ‘Regione-disastro’”