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Sospiri su esclusione Abruzzo da risarcimento danni da grandinata

da Redazione

SospiriPer il Presidente del Consiglio regionale  tale esclusione  è gravissima e testimonia la mancata conoscenza di ciò che è realmente accaduto sulla fascia litoranea il 10 luglio scorso

PESCARA – Il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha commentato  l’esclusione dell’Abruzzo dalle Regioni che avranno diritto al risarcimento dei danni subiti per calamità naturali dopo l’eccezionale ondata di maltempo del 10 luglio scorso, sottolineando che  il Governo non può girare la testa dall’altra parte e pensare di aver chiuso il fascicolo Abruzzo, piuttosto siamo pronti ad attivare altre strade istituzionali sulle quali interesseremo subito i nostri parlamentari”.

“Quell’episodio ha ulteriormente colpito una regione già pesantemente in affanno dopo gli eventi naturali che negli ultimi dieci anni veramente non ci hanno risparmiato nulla – ha ricordato il Presidente Sospiri -. La grandinata e il successivo nubifragio che, in particolare, hanno sconquassato tutta la costa hanno provocato danneggiamenti di cui ancora oggi, a quattro mesi di distanza, vediamo le tracce. Non è pensabile abbandonare ora gli abruzzesi alla propria sorte, non è possibile fronteggiare quell’enormità di costi di riparazione di case e altri beni patrimoniali con le assicurazioni pubbliche o private per risanare tutte le situazioni. L’aiuto, il sostegno del Governo nazionale è necessario ed è per questo che la pratica non è affatto chiusa. Investiremo della questione i parlamentari abruzzesi affinchè si attivino quelle che sono concrete strade alternative per ottenere un ristoro adeguato per l’Abruzzo, a partire dal finanziamento del Capitolo ad hoc del fondo Protezione civile in fase di predisposizione della finanziaria nazionale, ovvero di un fondo dove i nostri parlamentari eletti possono alzare la voce in difesa del territorio che sono chiamati a rappresentare e far inserire la spesa necessaria. Forse avremo perso una scaramuccia, ma la battaglia è ancora aperta”.

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