Il capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo commenta le intenzioni dichiarate dall’esecutivo di D’Alfonso sui punti nascita e rende nota la richiesta di Consiglio straordinario su Pronto Soccorso
PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri in riferimento ai lavori odierni del Consiglio regionale e alle volontà dichiarate dall’esecutivo del Presidente D’Alfonso di andare avanti con il Piano di chiusura dei punti nascita abruzzesi ,ha dichiarato
“Se il Presidente della Regione D’Alfonso pensa di poter ignorare il voto del Consiglio regionale in merito ai Punti nascita abruzzesi, come ha chiaramente e più volte lasciato intendere, allora sarà guerra su tutta la linea: in aula si prepari alla battaglia perché da questo momento sarà muro contro muro, non gli permetteremo di approvare più una sola delibera. E intanto stamane ho presentato, come primo firmatario, anche la richiesta di convocazione di una seduta urgente del Consiglio regionale per conoscere la verità sulla paventata chiusura dei Pronto soccorso in ben 8 ospedali abruzzesi, richiesta sottoscritta dall’intera opposizione”.
“Restiamo allibiti dinanzi all’arroganza dimostrata dal Presidente D’Alfonso e da parte della sua maggioranza che hanno ufficializzato addirittura le date di chiusura dei punti nascita in Abruzzo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: essere stato eletto al governo di un territorio non significa poterne disporre a proprio piacimento, ignorandone le istanze e le esigenze, muovendosi come un carro armato e schiacciando le volontà di migliaia di cittadini che gli hanno espresso chiaramente, sia dentro che fuori dell’aula del Consiglio regionale, la loro contrarietà a quelle chiusure, motivando anche bene e senza possibilità di replica il proprio dissenso. Eppure, nonostante l’espressione dei cittadini, e non solo della politica, nonostante un voto democratico del Consiglio regionale, il Presidente D’Alfonso continua a non manifestare alcuna intenzione di fermarsi, riflettere e ripensare un atto sciagurato, che significherà la rovina della sanità abruzzese a discapito dei pazienti, a partire dalle fasce più deboli, ossia i bambini. Dirò di più: l’intervento odierno del Presidente in aula ha avuto l’aria della presa in giro. Dire infatti che Zuccatelli, Presidente dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, ‘rivedrà la vicenda dei punti nascita’ significa prenderci in giro. L’esecutivo regionale a questo punto deve avere la coerenza dell’assessore Paolucci, e dirci chiaramente che la linea è stata tracciata e che indietro non si torna. Noi ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza, anche se in questo modo il Presidente D’Alfonso contraddirà la sua campagna elettorale, adottando un governo matematico e privilegiando i numeri agli uomini. Se oggi ci facciamo mettere i piedi addosso da Roma sui Punti nascita, domani accadrà lo stesso per i Pronto soccorso e poi per ospedali interi. E infatti è notizia di poche ore fa che, dopo i punti nascita, si prepara anche la chiusura dei Pronto soccorso, colpendo, di nuovo, l’ospedale di Penne, quello di Atri e di 6 altri nosocomi abruzzesi, che oggi hanno un bacino di utenza enorme, con una distribuzione geografica che renderebbe difficile raggiungere, in piena emergenza le quattro province. E tutto questo nonostante lo stesso Ministro Lorenzin abbia dichiarato che è possibile derogare alle chiusure, purchè ogni regione si assuma le proprie responsabilità, e proprio quando il Piano di risanamento delle casse regionali, attuato dal Governo Chiodi, ha reso imminente l’uscita dell’Abruzzo dalla fase di commissariamento della sanità. A questo punto la posizione assunta dal Governo D’Alfonso ha un solo nome: arroganza. E a quell’arroganza Forza Italia risponderà con ogni strumento democratico a nostra disposizione: il Presidente D’Alfonso si prepari, perché da questo momento non gli consentiremo di approvare più alcun atto in Consiglio regionale, bloccando i lavori dell’assise, con un unico obiettivo, ossia quello di salvare i nostri ospedali. Nel frattempo abbiamo depositato la richiesta di convocazione di una seduta urgente del Consiglio regionale per ‘discutere delle misure che intende adottare la giunta regionale sulle strutture di emergenza-Pronto soccorso di Sant’Omero, Atri, Penne, Popoli, Guardiagrele, Atessa, Tagliacozzo e Pescina, per i quali siamo pronti a occupare permanentemente l’aula del Consiglio”.