Il capogruppo di Forza Italia liquida così i contenuti della conferenza stampa di D’Alfonso sul Piano regolatore portuale
PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri ha commentato la conferenza stampa del Presidente D’Alfonso sul Piano regolatore portuale di Pescara ritenendola la solita passerella politica.“Tanto rumore per nulla” per Sospiri perché l’importante strumento urbanistico non ha ancora né date né certezze. Nei prossimi giorni verranno inviati a Roma i documenti integrativi richiesti nel dicembre 2014 dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici con un ritardo di due mesi rispetto alle previsioni, ma, concretamente,non è stata indicata una data per l’apertura del cantiere di un’opera, quella del potenziamento del Porto, cominciata dall’onorevole Nino Sospiri, Sottosegretario alle Infrastrutture.
“Avremmo compreso una conferenza stampa per annunciare l’approvazione definitiva dello strumento urbanistico da parte del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici – ha osservato il Capogruppo Sospiri -, ma onestamente ci sembra alquanto prematuro e inopportuno tanto clamore solo per annunciare che finalmente sono state raccolte tutte le risposte alle osservazioni da rispedire ora all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, che ancora dovrà pronunciarsi e decidere se quei documenti sono o meno sufficienti. Inopportuno specie se consideriamo che il presidente aveva annunciato l’invio di quelle carte per lo scorso 18 marzo, dunque due mesi fa, e invece ieri ha confessato il proprio ritardo su uno strumento che ha trovato pronto e confezionato ben un anno fa. Ci aspettavamo di sentire almeno delle date certe: la convocazione della riunione del Consiglio sul tema, una prospettiva di inizio cantiere, l’avvio delle progettazioni, e invece nulla. Tutto, come sempre, resta avvolto nella nebbia dalfonsiana: faremo, diremo, vedremo, daremo, tra qualche settimana, forse la metà della seconda decade di giugno. Vuole rendere più ‘belli e fruibili gli spazi portuali’, e oggi rischiamo di non avere più neanche un porto se non si imprime un’accelerata al lavoro di una Regione lenta e spenta. Ripete che ci sono i finanziamenti, e questo lo sappiamo: sono quelli trovati e stanziati dal sottosegretario Sospiri e dalla giunta Chiodi. In altre parole: il centro-destra sa bene cos’ha lasciato per l’attuazione del Piano, ora però aspettiamo che anche il Governo D’Alfonso aggiunga una virgola al lavoro già pronto e non si limiti a collazionare le carte. Oggi il Presidente D’Alfonso si preoccupi di ‘superare’ l’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ricordando che agli esami per la patente si può anche essere ‘bocciati’, e questo per Pescara si tradurrebbe in una batosta che non ci possiamo permettere. Nel frattempo, però, si preoccupi anche di garantire l’agibilità del porto oggi: onestamente dal Comandante della Capitaneria di Porto ci aspettavamo una spiegazione in merito all’ultima ordinanza, la numero 47, emanata per disciplinare il transito delle imbarcazioni nello scalo, un’ordinanza che, a nostro modesto giudizio, poco c’entra con la ‘pesca delle alici’. La domanda che abbiamo posto al presidente D’Alfonso, al sindaco Alessandrini e alla Capitaneria è molto semplice: alla luce di quell’ordinanza, in cui si parla di ‘problemi di sicurezza, delle continue riduzioni delle batimetrie e della difficile conformazione del porto, che consente il transito di una sola imbarcazione per volta’, il porto canale di Pescara è ancora agibile o no? E l’ultimo dragaggio salvifico del presidente D’Alfonso quali risultati ha prodotto? Peccato che risposte semplici non siano arrivate”.