PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, riferendosi alla presenza di 32 profughi ospitati in un albergo di Montesilvano, in piena zona turistica, e alle affermazioni rilasciate dal titolare dell’albergo nel quale gli stessi sono ospitati, ha detto che l’interesse economico, seppur legittimo, di un singolo imprenditore non può prevalere sulle necessità di un’intera collettività e di altre decine di imprenditori che sono fortemente e giustamente preoccupati per la presenza dei profughi, con la prospettiva di ulteriori arrivi.
“Resto irrimediabilmente convinto della bontà delle mie posizioni, che poi sono quelle dell’intera comunità montesilvanese e di un’intera categoria di operatori turistici della città – ha ribadito il capogruppo Sospiri –. La presenza di profughi, 32 quelli già arrivati, indefinito il numero di quanti potrebbero sbarcare a breve sul territorio, rischia di mettere a rischio la stagione turistica di una città che vive di turismo, quindi è evidente che quelle persone, comunque bisognose di soccorso, vanno spostate altrove, non possono continuare a vivere nella zona dei Grandi Alberghi, che è la zona turistica per eccellenza di Montesilvano. Ma soprattutto i termini dell’accoglienza garantita sono un’offesa per i cittadini italiani che ogni giorno si arrangiano alla meno peggio, tra mille mestieri, per riportare il pane a casa, sicuramente senza vedersi corrispondere gratuitamente 35 euro al giorno per vitto, alloggio, stiratura e telefono. Per questa ragione ho chiesto l’intervento del sindaco di Montesilvano Maragno affinchè, al pari dei suoi colleghi di Chieti e di Palmoli, si attivi per far spostare i 32 cittadini già presenti sul territorio e per bloccare ulteriori arrivi, e apprezzo l’intervento tempestivo di Maragno, in attesa di vederne i risultati finali. Apprezzo meno l’intervento del titolare dell’Hotel Ariminum, l’unico che oggi sta accogliendo i profughi, creando un pregiudizio per tutti gli altri imprenditori, oltre che per tutti i cittadini residenti nella zona. Dice l’albergatore che, senza tale presenza, avrebbe dovuto chiudere l’hotel: allora mi permetto di osservare che sicuramente il dramma degli sbarchi non può diventare lo strumento per risollevare le sorti personali di eventuali operatori del turismo locale, e sono certo che il suo pensiero sia stato mal interpretato. Quello dei profughi è senza dubbio un dramma, come tale va affrontato, ma senza creare pregiudizio alcuno per gli italiani e, nel caso specifico, per i cittadini di Montesilvano che rappresentano sicuramente una priorità rispetto agli interessi economici del singolo che, con le sue parole, ha comunque tradito la disperazione per un settore economico in forte difficoltà e che, oggi, a Montesilvano, rischia di crollare per una problematica in più”.
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