PESCARA – Il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo ,Lorenzo Sospiri interviene sulla vicenda degli immigrati accolti nel Centro di Accoglienza nella frazione Castellana di Pianella,sottolineando che il sindaco Marinelli aveva ordinato lo sgombero parziale di tale struttura che può ospitare solo 9 persone, contro le 18 unità che vi ha stipato la Asp di Pescara.Il provvedimento però è stato impugnato dall’Azienda per i servizi alla persona che dipende dalla Regione Abruzzo.Forza Italia chiede ufficialmente le dimissioni del Presidente della Asp Dario Recubini e porterà la vicenda in Consiglio regionale.
“Che la partita inerente la gestione dei flussi e dell’accoglienza dei presunti immigrati fosse ghiotta lo sapevamo e lo abbiamo ampiamente dimostrato. Parliamo di un business che muove milioni di euro e in cui si sono buttati a capofitto cooperative e privati generando un salasso per gli italiani che stanno pagando quel business – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Ma che in quella partita volesse giocare un ruolo da attaccante pure un’Azienda pubblica, ovvero la Asp, addirittura cercando anche di bypassare le norme, adesso ci pare troppo. Eppure è quello che sta accadendo nella nostra provincia, ovvero a Pianella dove il sindaco Marinelli ha scoperto l’utilizzo inappropriato della struttura adibita a Cas dalla stessa Asp, in via Fonte Catena nella frazione di Castellana. La polizia municipale, nel corso di un sopralluogo, ha infatti verificato che quella struttura ha l’agibilità per ospitare solo 9 persone e invece dentro ne ha trovate 18, peraltro neanche denunciate all’anagrafe comunale.
A fronte della relazione della Polizia municipale, Marinelli si è limitato a fare ciò che qualunque sindaco avrebbe dovuto fare per legge, ovvero ha emesso la sanzione per la violazione delle norme e ha firmato un’ordinanza di sgombero parziale della struttura, con l’allontanamento delle 9 unità in più non legittime alle quali la Asp avrebbe dovuto trovare una sistemazione alternativa. Parliamo di un’ordinanza perfettamente legittima, tesa a ripristinare il rispetto delle regole e soprattutto delle minime condizioni di sicurezza, igiene e decoro all’interno del Cas, anche in considerazione del fatto che il Comune di Pianella riceve dal Ministero l’indennizzo per soli 9 presunti rifugiati: in più, se un manufatto ha l’agibilità per sole 9 persone vuol dire che è dotato anche di servizi utili per sole 9 persone ed è chiaro che la presenza del doppio degli utenti diventa una potenziale fonte di disagi e problematiche sanitarie di cui una Asp, un’Azienda regionale che eroga Servizi alla Persona, dovrebbe tener sempre conto.
E invece no, alla Asp di Pescara non funziona così e infatti il Presidente Recubini, nominato dalla Regione Abruzzo, nonostante sia perfettamente consapevole di avere partecipato al bando della Prefettura indicando egli stesso una capienza massima di 14 persone in quella struttura, ve ne ha poi collocate il doppio, non solo in sovrannumero, ma senza regolarizzarne la posizione all’anagrafe e addirittura spingendosi sino a impugnare il provvedimento di sgombero presentando ricorso al Tar, un ricorso che ovviamente non paga di tasca propria, ma paga con i soldi dei pescaresi, pur consapevole di aver violato le condizioni di agibilità del Cas. Chiaramente restiamo sconcertati da tale iniziativa che ci fa comprendere quanto sia vitale per quella Asp, evidentemente, non rinunciare a un solo presunto profugo, ovvero alle somme che vengono erogate per il loro presunto mantenimento e che forse, ipotizziamo, servono per far quadrare i conti di una Asp alla quale l’assessore Sclocco ha probabilmente ridotto i contributi.
Ovviamente il Tar – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – messo di fronte alla paventata mancanza di qualsiasi soluzione alternativa immediata per i profughi in sovrannumero, non ha potuto fare altro che sospendere l’ordinanza sindacale, fissando tuttavia immediatamente il merito al prossimo 25 maggio, data nella quale un Tribunale della Repubblica dovrà finalmente dire se in Italia possano esistere cittadini di serie A, per i quali la legge garantisce spazi vitali minimi, e cittadini di serie C, per i quali tali spazi si dimezzano, legittimando, eventualmente, la speculazione e il mercato dei disperati.
Riteniamo che, per il solo fatto di aver violato i termini stessi e i limiti del bando prefettizio e le norme in tema di regolarizzazione all’anagrafe degli stranieri il Presidente Recubini se ne debba andare dalla Asp, rassegnando oggi stesso le proprie dimissioni. In caso contrario porteremo il ‘caso’ in Consiglio regionale chiedendo il voto dell’assise su quelle dimissioni che riteniamo improcrastinabili per chi dimostra una tale superficialità e spregiudicatezza nelle dinamiche di gestione di tali delicati settori. I presunti profughi non sono merce da sfruttare per trarre profitto e il mercato cui stiamo assistendo è inaccettabile”.