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Sospiri su utilizzo ex Ipab per gli immigrati

da Redazione

politica-abruzzo_ponte-nuovo-a-pescara-sospiri-rivendica-i-meritiPESCARA – Il Capogruppo di  Forza Italia  in Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri è  di nuovo intervenuto  sulla vicenda immigrati dopo la  risposta dell’assessore regionale Sclocco alla sua interrogazione,  nella quale chiedeva spiegazioni circa le modalità di impiego delle strutture ex Ipab, ovvero case di riposo e asili, di Pescara, Chieti e L’Aquila, per ospitarvi immigrati.
“Il Governo regionale D’Alfonso starebbe sostanzialmente utilizzando le ex Ipab di Chieti, L’Aquila e Pescara come ricovero per i presunti profughi, per ripianare le perdite delle strutture. E lo sta facendo in barba alla destinazione d’uso degli edifici, nati per essere case di riposo e asili, dunque per accogliere anziani soli e bambini, non immigrati. Infine, la Asp di Pescara ha anche contrattualizzato un Direttore, senza che però vi sia traccia di un preliminare avviso di selezione per tale ruolo. Lo ha candidamente confessato l’assessore Sclocco rispondendo all’interrogazione che gli ho presentato nei giorni scorsi per chiedere una serie di chiarimenti in merito alle procedure utilizzate per l’impiego delle ex Ipab quale luogo di accoglienza degli immigrati, una replica assurda e fuori da ogni logica, che ha fatto sollevare una serie di inquietanti interrogativi. Per tale ragione, annunciamo sin d’ora che invieremo tutta la documentazione fin qui raccolta, comprese la mia interrogazione e la risposta dell’assessore, all’Autorità Nazionale Anti Corruzione, che già il 10 aprile scorso, aveva dato alle ex Ipab e alle Asp 30 giorni di tempo, termine perentorio, non facoltativo, per uniformarsi alle norme nazionali in tema di trasparenza e anticorruzione, termine ovviamente, che, come emerge dalla replica dell’assessore, non è stato rispettato”.
“In sintesi – ha spiegato il Capogruppo Sospiri –, l’assessore ha affermato che, siccome le ex Ipab dei tre capoluoghi di provincia sono in perdita, anziché ammettere l’incapacità a presentare un serio piano di risanamento e rilancio, si vanta di aver avuto la geniale idea di ripianare le perdite aggiudicandosi il bando della prefettura per ospitare gli immigrati, senza preoccuparsi degli anziani eventualmente ospiti di quelle strutture. In altre parole, la Regione userebbe il business degli immigrati per rimettere in sesto i bilanci di strutture pubbliche in perdita, e mi sembra gravissimo anche perché, se all’improvviso lo Stato decidesse di spostare quegli immigrati, che farà la Regione? Ospiterà nelle case di riposo i Bingo pur di incassare? Tra l’altro, fatti due conti, abbiamo verificato che oggi la Prefettura di Pescara versa all’Asp di Pescara un rimborso medio mensile di 821,40 euro per ciascun immigrato, ovvero 27,38 euro netti al giorno; al contrario, la spesa media per ogni anziano inserito in una casa di riposo è pari a 40 euro al giorno, ossia 1.200 euro mensili, dunque ci chiediamo perché le Ipab debbano ospitare profughi per ripianare le perdite quando ospitando gli anziani, ossia rispettando la loro destinazione d’uso, guadagnerebbero di più? Ci chiediamo se questa scelta non sia dettata dalle condizioni strutturali in cui versano molte strutture ex Ipab, condizioni ritenute superabili a fronte dell’emergenza immigrati, e che invece andrebbero sanate per ospitare gli anziani. Ma non basta – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -: ho chiesto all’assessore quali sono oggi le strutture pubbliche ex Ipab gestite in maniera diretta e quali date in concessione, a privati o in qualunque altro modo, e l’assessore ci ha candidamente confessato che la maggior parte delle ex Ipab della Asp di Pescara non sono gestite dall’Ente pubblico deputato allo scopo, ma lo sono mediante concessione o affidamento dei servizi di assistenza a terzi, senza specificare chi sono i gestori, con quali procedure siano stati individuati e in base a quali norme siano stati scelti. Infine l’assessore ha ammesso che la Asp di Pescara ha anche contrattualizzato, con un lauto stipendio, un Direttore, peraltro una persona che fino al giorno prima era componente dell’Organismo straordinario commissariale delle ex Ipab della provincia di Pescara, e questo senza che vi sia traccia di alcun avviso preliminare di selezione per un ruolo tanto delicato. E, ancora, l’assessore ha dichiarato che tutte le strutture interessate sono in possesso delle autorizzazioni al ‘funzionamento per i loro scopi istituzionali’, senza porsi il problema che, se una struttura è autorizzata a gestire una casa di riposo, non può, con la stessa autorizzazione, gestire un centro di accoglienza per immigrati richiedenti asilo. Riteniamo spaventosamente lacunosa e inquietante la risposta dell’assessore, che ci impone di inviare copia di tutta la documentazione inerente la vicenda all’Autorità Nazionale Anticorruzione, al fine di fermare una gestione ‘condominiale’ di strutture pubbliche e ripristinare il rispetto delle norme”.

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