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Sospiri: Tutti denunciano l’inquinamento del mare, ma chi raccoglie tale denuncia?

da Redazione

Per il capogruppo di Forza Italia si può sintetizzare così quanto emerso dalla  Assemblea odierna  convocata dalle Associazioni di categoria

PESCARA – Il  Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Lorenzo Sospiri, al termine della lunga Assemblea convocata oggi dalle Associazioni di categoria sull’emergenza relativa all’inquinamento del mare, ha sottolineato che il  sindaco  Alessandrini non ha  presentato soluzioni   e dobbiamo rassegnarci a veder saltare la stagione estiva 2016. Il sindaco dovrebbe invece preoccuparsi  di approvare il nuovo Piano regolatore portuale fermo al palo e  di far sfondare la diga foranea per risolvere ogni problema.

“Un’Assemblea in cui, onestamente, si faceva una gran fatica a capire ‘chi parlava a chi’ – ha osservato il Capogruppo Sospiri -: i dirigenti delle Associazioni che si raccontavano addosso che a Pescara il mare inquinato, senza neanche sapere contro chi protestare, colpa dell’ambiguità dei ruoli politici, con Riccardo Padovano contemporaneamente Presidente del Sib-Confcommercio e consigliere comunale di maggioranza, ovvero uno di coloro contro cui i balneatori, associati alla Confcommercio, avrebbero dovuto protestare. Al suo fianco Taucci, della Confesercenti, che in Consiglio comunale ha ben due consiglieri eletti in maggioranza esponenti della stessa Confesercenti, che dunque doveva protestare contro se stessa. E poi, allo stesso tavolo, un’Associazione ambientalista chiara espressione di un partito di sinistra con la presenza di una ex candidata alla carica di sindaco di Pescara per Rifondazione comunista. In altre parole tutti denunciavano l’inquinamento del mare, ma dopo tre ore non si è capito chi avrebbe dovuto raccogliere tale denuncia, chi ne era il destinatario. Non certo il Governatore D’Alfonso che, chiuso nel suo ufficio a due metri dal luogo dell’Assemblea, ha snobbato tutti e ha fatto, al solito, orecchie da mercante.

E questo mentre il ‘suo’ sindaco-pupillo Alessandrini cercava di sbolognarsi in ogni modo la responsabilità di quel mare fortemente inquinato e si metteva, pure lui, dalla parte di quelli che protestavano contro la Regione, ben consapevole del disastro che ci aspetta per l’estate 2016, ovvero una stagione balneare che partirà con il divieto di balneazione per tre quarti del litorale di Pescara, con un danno economico e d’immagine incalcolabile. E invece la responsabilità ricade in maniera pesante su un sindaco che, dopo il disastro dell’estate scorsa, quando in 17 ore si sono sversati nel nostro mare 30milioni di litri di feci e liquami, tenuti nascosti alla città, non ha mosso un dito per sette mesi al fine di porre rimedio alla voragine che si è aperta. Non ha chiesto finanziamenti per il rifacimento di eventuali condotte, non ha aperto cantieri, e soprattutto non ha adottato alcun atto teso all’approvazione del nuovo Piano regolatore portuale, fondamentale per consentire lo sfondamento della diga foranea e la risoluzione, alla radice, di ogni problema. Ma sull’apertura della diga foranea il sindaco Alessandrini ha glissato completamente, ben consapevole dell’ultimo pasticcio combinato con la Regione, ovvero l’avvio di una gara d’appalto ora paralizzata perché l’apertura della diga è incompatibile con il Piano regolatore portuale vigente e quello nuovo non è stato portato a compimento – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -. E dopo 21 mesi di immobilismo il sindaco Alessandrini non ha più scusanti. Forza Italia, evidentemente, adotterà tutte le iniziative amministrative possibili per capire a che punto si trova il Piano regolatore portuale e perché si è drammaticamente insabbiato a Roma”.

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