Il capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo stigmatizza il degrado dell’ex colonia di Montesilvano e sottolinea il ritardo della Regione nell’utilizzare le risorse esistenti per la sistemazione esterna del complesso e la sua messa in sicurezza
PESCARA – “I soldi per la riqualificazione dell’ex colonia Stella Maris di Montesilvano ci sono: 1 milione di euro immediatamente disponibili, stanziati dalla giunta regionale Chiodi. Perché oggi il Governo-tartaruga di D’Alfonso continua a non spenderli? L’irragionevole lentezza dell’attuale amministrazione regionale mal si coniuga con le esigenze di una città di mare che, tra qualche giorno, aprirà la stagione balneare con l’ennesima cicatrice proprio a due passi dalla spiaggia. E questa volta le responsabilità sono chiare, ovvero la colpa è di chi, pur disponendo delle risorse necessarie, le tiene chiuse in un cassetto senza dare spiegazioni”. É l’intervento del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri a fronte della situazione di abbandono in cui versa l’ex Stella Maris, sul lungomare di Montesilvano.
“É uno scempio sbattuto sulla faccia dei cittadini di Montesilvano e dei turisti che decideranno di trascorrere le proprie vacanze nella cittadina adriatica – ha sottolineato Sospiri –. Al degrado si aggiunge, ogni giorno, altro degrado: già due mesi fa ho lanciato il primo grido d’allarme, seguito, dopo pochi giorni, dal dramma del cittadino che si è dato fuoco proprio nel giardino antistante il complesso. Dopo quell’episodio pensavo che la giunta regionale si sarebbe affrettata a rendere disponibile il finanziamento già presente in cassa, un fondo pari a 1milione di euro che con la giunta regionale del Presidente Chiodi avevamo individuato e stanziato, fondi ex Pain che avrebbero consentito l’integrale sistemazione esterna del complesso e la sua messa in sicurezza. Invece nulla: con l’arrivo del Presidente D’Alfonso quel finanziamento è diventato ‘ballerino’, il Governatore ha infatti prima revocato il contributo, per poi ripristinarlo, a fine 2014, a fronte di una protesta sempre più forte del centro-destra. Dopo 5 mesi però non abbiamo notizia della disponibilità di quella somma; ora, addirittura, il sindaco Maragno è stato costretto a emettere un’ordinanza contro la Provincia di Pescara per ordinare la bonifica dell’area, provvedendo, intanto, a proprie spese, ovvero utilizzando i soldi dei contribuenti, a blindare il complesso chiudendo i varchi realizzati abusivamente da clochard e disperati. A oggi non sappiamo dove troverà, eventualmente, i soldi il Presidente della Provincia Di Marco per ottemperare all’ordinanza del sindaco Maragno, e la cosa più assurda di questo teatrino è che i soldi ci sono, ma la Regione-veloce di stampo dalfonsiano continua a non spenderli. Una lentezza che non può non suscitare sospetti e perplessità e sulla quale, in attesa di spiegazioni, effettueremo un approfondimento istituzionale”.