PESCARA – Armando Foschi, membro dell’Associazione cittadina ‘Pescara – Mi piace’,rende noto che, nei giorni scorsi, chilometri di spiaggia sulla riviera sud di Pescara sono stati ricoperti da una strana sostanza gialla che ha ‘colorato’ anche i pesci spiaggiati a riva. Foschi, oltre ad aver raccolto le testimonianze dei cittadini , ha monitorato personalmente il fenomeno durato circa quarantotto ore.
“Ad allertarci sono stati alcuni utenti che passeggiavano sul lungomare nei giorni delle festività pasquali con i propri amici a quattrozampe e che si sono trovati dinanzi a uno spettacolo assolutamente preoccupante – ha spiegato Foschi -: in sostanza nel tratto di litorale compreso tra la concessione 186 e il Circolo della Vela, ampi tratti della battigia erano coperti da una strana sostanza dall’indiscutibile colore giallo che, in parte, era ovviamente finita anche in acqua, tra la riva e gli scogli. Gialla la sabbia, gialli alcuni pesci ritrovati spiaggiati, morti, non sappiamo se per la presenza di quella sostanza indefinita o se colorati dopo.
I cittadini hanno scattato fotografie inequivocabili, hanno lanciato post d’allarme sui social e hanno girato quelle immagini alla nostra Associazione che, il giorno seguente, ha effettuato personalmente un sopralluogo sul posto per verificare cosa stesse accadendo e cercare di capire la natura di quella sostanza, che in effetti abbiamo trovato, anche se in quantità minori rispetto alle ventiquattro ore precedenti, sempre nello stesso tratto di litorale. Pensando si potesse trattare di tracce di mucillagine prodotte dalle alghe al primo rialzo delle temperature, abbiamo toccato quei resti con un bastone di legno trovato sull’arenile, e abbiamo verificato che la sostanza, inodore, non era mucillagine, ma piuttosto aveva la stessa consistenza di una sorta di vernice, che, nel giro di ventiquattro ore, è stata completamente lavata e trascinata al largo dalla piccola mareggiata verificatasi in questi giorni.
Restano gli interrogativi, inquietanti, su cosa potesse essere quella distesa di un colore giallo marcato sul lungomare di Porta Nuova che comunque denota l’assenza di vigilanza e di controlli sulla nostra riviera nei periodi non balneari. Per fugare ogni sospetto, chiediamo se le concessioni balneari sono dotate o meno di telecamere che, magari, potrebbero aver ripreso qualcuno che sversava una qualunque sostanza sulla battigia perché difficilmente il mare potrebbe aver trascinato sin sull’arenile una tale quantità di prodotto colloso come quello fotografato dai cittadini. Tale indagine – ha proseguito Foschi – è fondamentale per prevenire ulteriori eventuali azioni, ma anche per alzare il livello di allarme sul lungomare molto prima dell’inizio della stagione balneare che già si annuncia molto problematica per il litorale pescarese”.